PICCININI, Silla
Cristina Galassi
PICCININI (Pecennini, Peccenini), Silla (Scilla). – Ignoti sono gli estremi biografici di questo pittore, che risulta documentato per la prima volta a Perugia nell’ottobre [...] ).
Tra le opere eseguite dall’artista potrebbe inoltre essere annoverata anche «l’istoria con Socrate che beve il veleno», menzionata nel 1784 da Baldassarre Orsini, nella raccolta, ora dispersa, di Ettore Graziani, e da lui genericamente riferita ...
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CAVINA, Tommaso
Giustiniana Migliardi-O'Riordan Colasanti
Figlio di Vincenzo quondam Bertone, apparteneva ad una nobile famiglia romagnola, originaria del borgo di San Pietro di Cavina presso Faenza, [...] in città, dove, per ordine dello stesso duca Ercole, fu ospitato in Castel Vecchio. Qui morì, non senza sospetto di veleno, l'8 settembre dopo aver dettato al domenicano fra' Bartolomeo da Modena il proprio testamento con cui, dopo numerosi lasciti ...
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BAFFO, Cecilia
Franz Babinger
Nacque verso il 1525, figlia naturale di Niccolò Venier, signore dell'isola di Paro, e di certa Violante Baffo, della quale poco si conosce circa i rapporti con la omonima [...] ammalò gravemente e nel dicembre ebbe una ricaduta con vomiti violenti. Si parlò di cancro allo stomaco, ma anche di veleno che la favorita di suo figlio Murâd III, Safiyye Sultân, le avrebbe propinato. Questa, "slava od albanese di origine", godette ...
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CARACCIOLO, Marino Francesco Maria
Raffaele Barometro
Nacque a Resina, presso Napoli, il 17 luglio 1668, da Francesco Marino principe di Avellino e da Geronima di Ettore Pignatelli, duca di Monteleone. [...] , nel 1716. Da Napoli si trasferì poi a Vienna, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Morì, con sospetto di veleno, il 18 febbr. 1720 a Vienna, e le spoglie furono trasportate, alcuni anni dopo, ad Avellino.
Fonti e Bibl.: Napoli, Bibl ...
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BIANCA Capello, granduchessa di Toscana
Gaspare De Caro
Nacque a Venezia nel 1548: il giorno è ignoto, e ignoto era alla stessa B., la quale invano, in età ormai matura, faceva ricerche in proposito [...] dell'improvvisa scomparsa dei due granduchi, sebbene tra i contemporanei non mancasse di circolare la solita voce di veleno, che sembrava accreditata dalla repentinità del caso e dall'indubbio vantaggio che ne traeva il cardinale Ferdinando. Certo ...
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BOCCALINI, Aurelio
Gino Benzoni
Figlio di Traiano e di Ersilia Ghislieri, nacque presumibilmente nel 1607; Clemente di nome, assunse quello di Aurelio entrando, a diciassette anni, nell'Ordine dei serviti, [...] leggenda, da lui stesso e dal fratello creata, di un Traiano celebratore della libertà veneta e, perciò, eliminato dal veleno spagnolo.
Un ulteriore incidente tuttavia lo rese ancor più sospetto agli occhi della Signoria; il 21 ag. 1649 un assassino ...
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BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] .
Morì a Sassuolo il 4 maggio 1521 e non mancò di circolare una voce che ne attribuiva la morte al veleno della suocera. Alla sua esile vicenda biografica dedicò una fortunata novella Conrad Ferdinand Meyer.
Fonti e Bibl.: N. Machiavelli, Legazioni ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] al quale lo stesso cardinale e Cesare Borgia si ammalarono e il pontefice morì, la sera del 18. Le leggenda parlò di veleno che i Borgia, avidi delle immense ricchezze del C., volevano propinargli e che per un fatale errore, o per l'astuzia dello ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] madre muore a Pordenone, nella "nobile e deliziosa dimora" abitata spesso dal D. e dal fratello, si sospetta per veleno propinatole dal figlio - egli si rivela sgarbato, brutale, manesco anche nella vita coniugale. E, sorpresa la moglie mentre, col ...
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CESARI, Giuseppe, detto il Cavalier d'Arpino
Herwarth Roettgen
Figlio di Muzio di Polidoro, "Pintore d'Arpino, che con maniera assai grossa dipingeva de' voti" (Baglione, p. 367), e di una Giovanna, [...] 40. Su commissione di Clemente VIII eseguì per S. Giovanni in Fonte, nel 1597-98, le tele con S. Giovanni che beve veleno (dispersa) e S. Giovanni condotto al sepolcro (oggi nella sacrestia di S. Giovanni in Laterano). In occasione delle doppie nozze ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...