Catullo, Gaio Valerio
Massimo Di Marco
Il poeta latino dell'«odio e amo»
Catullo è un poeta colto e raffinato, i cui gusti furono fortemente influenzati dai modelli greci. Ma è soprattutto il poeta [...] carme il poeta, ormai totalmente disilluso, chiede infine agli dei una cosa soltanto: di liberarlo dall'amore che, come un veleno, si è insinuato nelle sue più intime fibre e lo sta distruggendo.
La morte che prematuramente lo colse segnò anche la ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] comportamento di autodifesa da parte del corpo sociale (come si sopprimono gli scorpioni non perché siano responsabili del loro veleno, ma perché sono pericolosi: Quod animi mores corporis temperamenta sequuntur, 11, in: K IV 814-816).
Tornando al ...
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FERMI, Claudio
Margherita Bettini Prosperi
Nacque a Monticelli d'Ongina, in provincia di Piacenza, il 2 genn. 1862, da Giuseppe, farmacista, e da Elisa Zangrandi. Frequentò a Firenze il Regio Istituto [...] l'attività, per questo subito largamente adottati, segnalandosi così all'attenzione del mondo scientifico (Contributo allo studio del veleno del tetano, in Gazz. degli ospitali, XIV[1893], pp. 1357-1360; Sugli enzimi, in Annali dell'Ist. di ...
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MAGHELLA, Antonio
Francesca Maria Lo Faro
Nacque il 10 sett. 1766 a Varese Ligure, nella Repubblica di Genova, da antica famiglia di giurisperiti. I suoi genitori, Giovan Battista e Angela Bonicelli, [...] marzo 1810 fu nominato consigliere di Stato.
Con Saliceti ebbe vari contrasti, tanto che si sussurrò che lo avesse eliminato col veleno; sta di fatto che il M. diresse l'attività di spionaggio e le trame intessute con le società segrete, talvolta in ...
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BENZONI, Gerolamo
Angela Codazzi
Nato a Milano nel 1519 da umile famiglia, che le vicende di guerra del tempo avevano ancor più impoverita, "non potendo il padre mio allo studio sostentarmi", come egli [...] esperienze, a meno che esse non lo molestino materialmente, come per esempio il tabacco. "Vedete che pestifero e malvagio veleno del diavolo è questo. A me è accaduto sentirlo solamente andando per le vie... questo fumo che in lingua messicana ...
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COGNATI, Imperia
Franca Petrucci
Nacque non in Ferrara, come pure si ritenne, ma a Roma, in via Alessandrina, presso la chiesa di S. Maria in Traspontina, nel rione Borgo, il 3 ag. 1486 e non cinque [...] più potenti si assumevano ben altri obblighi.
Morì il 15 ag. 1512, e mentre alcuni parvero accennare ad una assunzione di veleno che la condusse alla morte, Pietro Aretino affermò che ella "morì bene, ricca et in casa sua et honorata".
Due giorni ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] negantem Petrum apostolum Romae fuisse, in cui con tono pacato difendeva il primato della sede romana dagli attacchi di Ulrico Veleno (Oldrich Velensky) e indicava in Marsilio da Padova il precursore delle tesi che confutava.
Dalle isole il C. ebbe ...
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DEL FRATE, Domenico
Olivier Michel
Figlio di Santi - originario di Segromigno - e di una lucchese, Marta Tacconi, nacque a Lucca il 15 giugno 1765 (Lucca, Archivio della Curia vescovile, Lib. battesimi, [...] ma non ancora rintracciati: i due bassorilievi della collezione Albrizzi, Ecuba offre il peplo a Pallade e Socrate che prende il veleno, datati 1796 (D. Ricciotti Bratti, Antonio Canova nella sua vita artistica privata, in Nuovo Archivio veneto, n.s ...
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ALESSANDRO de' Medici, primo duca di Firenze
Giorgio Spini
Fu considerato, nell'ambito della famiglia medicea, figlio naturale di Lorenzo duca di Urbino, nipote del Magnifico. Corse però largamente [...] , per viaggio, ad Itri, di una morte improvvisa, che i fuorusciti attribuirono - quasi certamente a torto - al veleno di Alessandro. Ma i "grandi" ne trassero nuovo argomento giuridico: riconciliandosi cioè con gli esuli "popolari", chiesero a ...
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BELFANTI, Serafino
Domenico Celestino
Nato il 28 marzo 1860 a Castelletto sopra Ticino (Novara), seguì gli studi di medicina presso l'università di Torino, dove si laureò nel 1886. In tale università, [...] pancreas, in Atti d. soc. lombarda di scienze mediche e biol., XIII[1924], pp. 214-218; La lisocitina come veleno dell'organismo, in Lo Sperimentale, LXXIX [1925], pp. 932-936; Nuove ricerche intorno alla degradazione delle lecitine, in Rendiconti ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...