CENCI, Beatrice
Luigi Caiani
Nacque a Roma il 6 febbr. 1577 da Francesco ed Ersilia Santacroce.
Francesco era uno degli uomini più ricchi di Roma, avendo ereditato dal padre Cristoforo un patrimonio [...] Giacomo al corrente dei suoi piani (Cristoforo e Rocco nel frattempo erano morti): Giacomo assentì e diede a Olimpio del veleno. Ma il padre, insospettito, obbligava la C. ad assaggiare ogni cibo e bevanda. Allora ella si risolse a farlo uccidere ...
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DELLA SCALA, Guglielmo
Gian Maria Varanini
Figlio illegittimo di Cangrande (II), signore di Verona e Vicenza - che non ebbe discendenti dalla moglie Elisabetta di Baviera -, nacque probabilmente verso [...] cause della morte, che il Marzagaia (in Antiche cronache veronesi)ed altri cronisti contemporanei non solo locali attribuiscono al veleno del Carrarese. Gli succedette - in modo altrettanto precario - il figlio Brunoro, che fu di lì a poco costretto ...
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MANCINI, Maria Anna
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma l'8 sett. 1649, ultima figlia di Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del cardinale Giulio. Perse il padre nel 1650.
Nel 1656 fu condotta, ultima [...] spesso incostante. In un contesto sempre più cupo, tra il 1679 e il 1680 si sviluppò il cosiddetto "affare dei veleni", la grande inchiesta su alcuni casi di tentato avvelenamento che colpì molti personaggi vicini allo stesso Luigi XIV, tra cui la ...
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CASTIGLIONE, Dante
Paolo Malanima
Nacque a Firenze da Guido di Dante di Bernardo e Alessandra Tornabuoni il 1º giugno 1503.
Il padre, dei Signori nel 1498 e nel 1527,era giudicato dai contemporanei [...] 1535 nei dintorni di Napoli "di febbri maligne e pestilenti; e dissesi allora pubblicamente, ch'eglino morirono tutti di quel medesimo veleno di che era morto il cardinale de' Medici, e che il capitano Pignata l'aveva portato di Firenze, mandato dal ...
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DAL VERME, Pietro
Michael E. Mallett
Figlio di Luigi e di Luchi-na di Francesco Bussone, conte di Carmagnola, nacque probabilmente nel 1445. Alla morte del padre nel 1449 ereditò vasti feudi e beni, [...] da sé ogni ulteriore sospetto di tradimento. Nondimeno la sua improvvisa morte il 17 ott. 1485 fu immediatamente attribuita a veleno, che gli sarebbe stato somministrato per ordine di Ludovico il Moro e, secondo alcuni, dalla stessa Chiara Sforza ...
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DELLA GHERARDESCA, Gherardo
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Unico figlio maschio a noi noto del conte di Donoratico Bonifazio di Gherardo e di Adalasia - della quale le fonti non ricordano il casato -, [...] 1320,il D. morì, improvvisamente, a Pisa. Come accadeva di solito in quel tempo di fronte alle morti improvvise, si pensò al veleno e la voce pubblica accusò, a torto, lo zio Ranieri, desideroso di prendere il potere.
Il D. aveva abitato nella casa ...
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DANDOLO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 13 genn. 1431 da Andrea, il conquistatore di Crema, del ramo di S. Maria Zobenigo, e da Maria Michiel di Antonio. Studiò a Padova, dove si laureò [...] c. 215rv) - e, sulla sua scorta, il Degli Agostini - che lo ritiene conte a Zara nel 1469 e lo fa poi morire di veleno, per mano di un servo, lo stesso giorno in cui finì di vivere il Bessarione. Sulle ambascerie in Borgogna e in Savoia: Archivio di ...
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PALEOLOGO, Flaminio
Laura Turchi
PALEOLOGO, Flaminio. – Nacque a Casale Monferrato nel 1518, figlio naturale di Giovanni Giorgio, ultimo marchese di Monferrato, e di una donna «di bassa condizione» [...] , per impedirne la fuga.
Paleologo morì in carcere il 24 maggio 1571, ufficialmente di apoplessia, più probabilmente di veleno.
La moglie di Paleologo, Lucina di Sigismondo Fanzino della Torre, era di origine mantovana. Dei sette figli (Teodoro ...
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MALPIGLI, Lucrezia
Carla Sodini
Nacque a Lucca il 30 maggio 1572, ultima delle figlie di Vincenzo e di Luisa di Benedetto Buonvisi. Il padre, nato dal matrimonio fra Nicolao Montecatini e una figlia [...] di età, scatenò tutto il suo odio, giungendo addirittura a tramare con la M. il modo di ucciderlo con il veleno. Stessa sorte sarebbe dovuta toccare anche a suor Celidonia Burlamacchi, pericolosa testimone dei loro incontri. A testimonianza di questo ...
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BONIFACIO VII, papa
Paolo Delogu
Romano di nascita, figlio di un Ferruccio, fu noto anche col secondo nome, o soprannome, di Franco, non infrequente nella Roma del sec. X. Dei suoi primi anni si ignora [...] impadronirsi di Giovanni XIV, che rinchiuse in Castel S. Angelo, dove rimase per quattro mesi finché morì di fame e - fu detto - di veleno, il 20 ag. 984 (la data risulta dall'epitaffio del papa riprodotto in Liber Pontificalis, II, p. 259 n. 2, e da ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...