FRANCO, Veronica
Floriana Calitti
Nacque a Venezia nel 1546 (data che si ricava dall'atto di morte), da Francesco, appartenente a una famiglia della classe dei cosiddetti cittadini originari, e da Paola [...] , di antica e illustre famiglia, messo al bando in tutti gli Stati veneti e poi graziato, per aver fornito il veleno al fratello in carcere, in modo da risparmiargli gli strazi del patibolo; Guido Antonio Pizzamano, impiegato presso la magistratura ...
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DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] (Enrico) dopo una serie di traversie è fatto prigioniero da Manfredi e per ordine di Corrado viene ucciso con un veleno che lo stesso Corrado fa propinare attraverso un servo di Manfredi. A parte la non facile identificazione storica Giordano-Enrico ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] , non farti ingannare; e se ride, trascinalo; e se vuole baciarti, fuggi: maligno è il suo bacio, le sue labbra sono veleno".
La favola di Amore e Psiche
Amore - così Eros venne chiamato dai Romani - è, con Psiche, il protagonista di una celebre ...
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Catullo, Gaio Valerio
Massimo Di Marco
Il poeta latino dell'«odio e amo»
Catullo è un poeta colto e raffinato, i cui gusti furono fortemente influenzati dai modelli greci. Ma è soprattutto il poeta [...] carme il poeta, ormai totalmente disilluso, chiede infine agli dei una cosa soltanto: di liberarlo dall'amore che, come un veleno, si è insinuato nelle sue più intime fibre e lo sta distruggendo.
La morte che prematuramente lo colse segnò anche la ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] conobbe tutto il Male e il Bene", e il cliché (che ricorda i famosi versi di Sologub citati sopra): ‟Porgi le labbra al mio Veleno chiaro / che brilla in tazze fine di smeraldo", o La sfinge muta (1907) di A. Rubino, o La Signora de l'ombra e del ...
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COGNATI, Imperia
Franca Petrucci
Nacque non in Ferrara, come pure si ritenne, ma a Roma, in via Alessandrina, presso la chiesa di S. Maria in Traspontina, nel rione Borgo, il 3 ag. 1486 e non cinque [...] più potenti si assumevano ben altri obblighi.
Morì il 15 ag. 1512, e mentre alcuni parvero accennare ad una assunzione di veleno che la condusse alla morte, Pietro Aretino affermò che ella "morì bene, ricca et in casa sua et honorata".
Due giorni ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] (XVI).
Andrea Perrucci, dopo tante definizioni dell'amore, ne escogita una che ha del nuovo, nel suo tempo: «È degli occhi invisibile veleno, - che circola nel sangue a poco a poco» (I).
Sparsi accenni a nuovi modi di vedere la natura e la vita umana ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] di iperbato in un quadro più tradizionale e più sensibile all’impianto narrativo, come in Guido Gozzano:
(23) gli accesi dal veleno biondissimi capelli:
in altro tempo belli di un bel biondo sereno (I colloqui, “Le due strade” II, vv. 27-28)
(24 ...
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COMINELLI, Leonardo
Martino Capucci
Nacque a Salò (nella provincia di Brescia) il 7 novembre del 1642 dal giurista Bernardino, in una famiglia facoltosa che aveva dato alla Repubblica molti funzionari, [...] ; e quando l'imperatore, sopravvissuto al naufragio, torna a corte, Leone è imprigionato e condannato a morire, ma il veleno, pur replicato, non fa il suo effetto, anzi miracolosamente sana il giovane, e la rivelazione, da parte di Alcandro, della ...
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BETTI, Zaccaria
Gian Franco Torcellan
Nacque a Verona, da Gian Bettino e da Marina Mosca, il 20 luglio 1732. A dieci anni fu mandato dai genitori al collegio delle Grazie, tenuto dai gesuiti in Brescia; [...] ,Firenze, 16 genn. 1768, coll. 43-45; F. Griseliffi, Ilsetificio,II, Verona 1183; Z. Bongiovanni, Storia di sette donne risanato dal veleno dei funghi,Verona 1789; D. Dei Bene, Elogio del conte Z. B.,Parma 1790; F. Re, Dix. ragionato di libri d ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...