ARAGONA, Federico d'
**
Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] di tutti i beni e farlo imprigionare. E appunto in carcere il conte di Luna finì i suoi giomi, con fondato sospetto di veleno nel 1438.
Fonti e Bibl.: G. Zurita, Anales de la Corona de Aragón, Zaragoza 1610, XIII, capp. 57-58, 60; III, pp. 190 ...
Leggi Tutto
Figlio (n. forse a Valenciennes tra il 1274 e il 1276 - m. Buonconvento 1313) di Enrico III, conte di Lussemburgo, e di Beatrice di Avesnes e di Beaumont. Scese in Italia (1311) per restaurare il potere [...] d'Aragona, suo alleato. Ma giunto a Buonconvento, nei pressi di Siena, morì all'improvviso, a torto si disse di veleno. La sua spedizione che era stata accolta con entusiasmo da alcuni (Dante in particolare) nella speranza di una restaurazione ...
Leggi Tutto
GIRARDI (Gerardi, Gherardi), Maffeo
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia probabilmente nel 1406, secondo dei figli maschi di Giovanni di Francesco e Franceschina di Maffeo Barbarigo.
Il nonno paterno [...] al patriarcato, fin dalla sua costituzione nel 1451, nonché la sopraggiunta morte del Barozzi, che a Roma taluni attribuirono al veleno, permisero infine al Senato di designare il G., che Paolo II si rassegnò però a confermare solo nel dicembre 1468 ...
Leggi Tutto
GONNELLA, Filippo Maria
Orsola Gori Pasta
, Nacque a Livorno il 28 maggio 1722 (fu battezzato il 31) da Bernardo di Bartolomeo e da M. Domenica di Francesco Pezzuto, ambedue di Livorno. Studiò nell'Università [...] e illuministe degli enciclopedisti francesi ("La corte di Roma le volle [le note] nella edizione di Lucca come un antidoto di quel veleno che si suppone di trovar nell'opera": così l'Aubert a P. Verri, 1° maggio 1769, in Lay, p. 119; gli editori ...
Leggi Tutto
BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] trama al padrone, il quale lo indusse a secondare il disegno, e quando ebbe in mano tutte le prove, compreso il veleno procurato all'uopo da Carpi, imprigionò il cancelliere denunciando la congiura al duca Ercole. Ma questi non poteva sacrificare un ...
Leggi Tutto
FALLOPPIA, Gabriele
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1523, a Modena, dal matrimonio di Caterina Bergomozzi con Girolamo, figlio naturale di un Gabriele, la cui origine de Falopijs testimoniava [...] alla liceità di un agire, ipotetico, su un corpo "morto" o soltanto "addormentato", certo è che gli studi sui veleni e sui loro ricercatissimi antidoti - su cui poggiavano gli esperimenti del F. - scaturivano dalle pressanti richieste di un'epoca in ...
Leggi Tutto
GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] meritano di essere ricordati, in particolare, gli studi sull'ossido di carbonio, che considerò un veleno specifico del sistema nervoso piuttosto che un veleno respiratorio (Sur le mode de se comporter de l'oxyde de carbone dans l'organisme, in ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio, nacque a Venezia il 24 ag. 1611.
Questi due rami della casata avevano una comune [...] d'Austria"; vi era inoltre chi soffiava nel fuoco della reciproca diffidenza, perché "Spagnuoli vomitan qui in Germania tutto quel veleno contro Vostra Serenità che tengono occulto in Spagna, e fan come li scorpioni, che lo trasmettono nella coda"; e ...
Leggi Tutto
ANGELERI, Giuseppe Antonio
Ada Zapperi
Nacque a Milano fra il 1710 e il 1717, da famiglia borghese appartenente alla "curia forense", ed ebbe un'ottima educazione. Compiuto l'intero corso degli studi, [...] la coulisse et tombe mort dans l'instant", non senza sospetto, come scrisse il Bartoli, "d'essere stato col veleno in quel momento tradito".
Il Goldoni restò molto impressionato dall'improvvisa morte del suo "camarade de vapeurs", che ricordò poi ...
Leggi Tutto
FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] , l'arcivescovo non avrebbe tardato molto a seguire l'"emiro degli emiri" nella tomba proprio per l'effetto del veleno che quello gli aveva fatto propinare. L'assassinio di Maione indignò profondamente Guglielmo I, che però - sottolinea lo scrittore ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...