CARNAZZA, Gabriello
Luigi Agnello
Nato a Catania il 24 ott. 1809 da Giuseppe, avvocato di notorietà cittadina, e da Maria Puglisi, si formò, come molti giovani liberali catanesi della sua generazione, [...] sollevare la città contro il governo di Napoli, alimentarono la credenza che l'epidemia fosse causata dal veleno disseminato dai funzionari borbonici. Nominato componente della Commissione di vigilanza sanitaria, istituita il 7 luglio dall'intendente ...
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CRIVELLI, Girolamo
Piero Severi
Pochissime sono le notizie che ci restano della sua vita. Milanese, figlio di Marco "castellano ducale del castello di Masserano", e di Antonia Ciocca, visse nella seconda [...] sollecitudine con la madre, anche per allontanare le voci che sostenevano che proprio lui aveva fatto assassinare Bianca Maria col veleno.
È questo l'unico momento in cui il C. compare come protagonista di un avvenimento pubblico. Le altre occasioni ...
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Uomo di stato francese (Parigi 1641 - Versailles 1691). Segretario di stato per la Guerra, contribuì alla formazione di un esercito moderno e nazionale con una serie di provvedimenti, tra cui un generale [...] borghesia". L'assedio di Cuneo (1691), ch'egli aveva voluto, col suo fallimento oscurò di colpo la fama di L., togliendogli il favore di Luigi XIV; la sua morte improvvisa, pare per un'emorragia interna, fece immaginare che fosse perito di veleno. ...
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CELANO, Tommaso di (Thomasius comes Celani, Albe et Molisii, Thomas comes Celanensis, Thomasius de Celano)
Norbert Kamp
Figlio minore del nobile abruzzese Pietro conte di Celano, nacque probabilmente [...] il Celano.
Neanche dopo la morte di Aldobrandino nello stesso 1215 - provocata, secondo voci che circolavano, addirittura dal veleno propinatogli dal C. -, quest'ultimo riprese la lotta per il possesso della Marca d'Ancona; si preoccupò invece di ...
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AGUIARI, Lucrezia, detta La Bastardina o La Bastardella
Riccardo Nielsen
Nata a Ferrara nel 1743 da genitori ignoti, sarebbe stata trovata, secondo una tradizione raccolta dal Cavallini, neonata, sopra [...] di cappella alla corte. Morì il 18 maggio 1783, probabilmente di tisi e non, come fu anche detto, di lento veleno propinatole da invidiosi della sua arte. Ebbe funerali pubblici e fu sepolta nella chiesa del Carmine (ora soppressa).
La sua voce ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] all'incauto giovinetto colla promessa - peraltro non mantenuta ché Visconte suppone fantasioso il Bosio, fu poi fatto morire di veleno - di liberare il padre. Meno colorito, ma forse più veritiero il medico rodigino Giovanni Tommaso Minadoi, che avrà ...
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LANDOLFO
Francesca Roversi Monaco
Di L., capo con Arialdo della pataria milanese e fratello di Erlembaldo, che gli succedette alla guida del movimento, si ignora la data di nascita, collocabile nella [...] L. che, nella Pasqua del 1058, sarebbe stato assalito in chiesa da un clericus, armato di un pugnale intinto nel veleno. L'attentato fallì e l'assalitore, catturato dalla folla, fu subito perdonato dallo stesso L. sul quale, miracolosamente, il ...
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DELLA ROCCA, Tinuccio
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio di Guglielmo detto Lemmo di Gherardo, apparteneva a una famiglia originaria della Maremma pisana: visdomini di Rocca a Palmento presso Campiglia [...] soprannome Bergo dato al giovane conte Ranieri Novello.
Improvvisamente, Ranieri Novello morì il 5 giugno 1347, si disse di veleno propinatogli addirittura per volere dei Della Rocca (nel Medioevo le morti improvvise venivano facilmente attribuite al ...
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FRACASSI, Patrizio
Marco Pierini
Nacque a Siena il 24 dic. 1875 da Buonafede, marmista, e Marina Lorenzetti. Nel 1889 si iscrisse all'istituto d'arte di Siena del quale fu allievo fino al 1901. Gli [...] Carrara, Torino). Del 1900 sono la lapide in marmo di Garibaldi a Montieri e il grande gruppo in gesso La prova del veleno, del quale rimangono due sole figure a tutto tondo, il busto di Nerone e lo schiavo avvelenato colto nello spasmo estremo della ...
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AGNELLI (Agnellis, de Agnellis), Ludovico
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Nacque a Mantova, presumibilmente intorno alla metà del sec. XV. Il 19 genn. 1478 fu creato chierico di camera da Sisto IV papa, che, nel dicembre, lo inviò [...] ott. 1499. Egli morì a Viterbo il 3 novembre dello stesso anno, di peste, o, come vogliono alcuni, per veleno fattogli propinare dal duca Valentino, desideroso di impadronirsi delle sue ricchezze.
Fonti e Bibl.: Iohannis Burckardi, Liber Notarum, in ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...