MAILLARD DE TOURNON, Carlo Tommaso
Giacomo Di Fiore
Nacque a Torino il 21 dic. 1668, secondogenito del marchese Vittorio Amedeo e di Cecilia Maria Truchi. Fu avviato alla carriera ecclesiastica e, dopo [...] . È invece da dimostrare che egli sia stato deliberatamente avvelenato dai gesuiti, i quali gli avrebbero somministrato il veleno in una caraffa contenente frutta sciroppata, come sostenne il segretario del M., Marcello Angelita, in uno scritto che ...
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BERARDI, Carlo Sebastiano
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Oneglia il 26 agosto 1719 da Carlo Antonio, tesoriere regio della provincia, che lo avviò alla carriera ecclesiastica. Compì gli studi [...] brutto verme dell'altrui invidia che aveva rotto la guerra alla sua dottrina" avrebbe "attentato a, suoi giorni con lento veleno" (p. 118).
La sopravvivenza dell'opera dei B. è mostrata dalle numerose ristampe e dai compendi postumi che vennero fatti ...
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CAETANI, Guglielmo
Gaspare De Caro
Nacque nel 1465, ultimo figlio di Onorato (III), signore di Sermoneta e Caterina Orsini, appartenente alla nobile famiglia romana. Nel 1482, emulando il fratello primogenito [...] per il protonotario, in virtù della confessione, nel carcere perpetuo: un'ultima irrisione, questa, poiché Giacomo Caetani moriva di veleno in Castel Sant'Angelo nel luglio successivo. I feudi dei Caetani furono venduti, il 12 febbr. 1500, a Lucrezia ...
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PELLEGRINI, Giovanni Antonio
Enrico Lucchese
PELLEGRINI, Giovanni Antonio (Antonio, Gianantonio). – «Nacque in Venezia il dì 29 aprile, nel 1675, e battezzato fu nella parrocchia di S. Polo. Il padre [...] di Magonza, per due dipinti (Pommersfelden, castello di Weißenstein) raffiguranti Ercole e i pomi delle Esperidi e Sofonisba riceve il veleno (Knox, 1995, p. 181).
Nel gennaio 1725 si trasferì alla corte di Augusto II. A Dresda Pellegrini decorò due ...
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GUAZZALOTTI, Filippo
Giorgio Tamba
Nacque a Prato verso il 1330 da Chiolo di Filippo. Ignoto è il nome della madre.
Molti membri del suo vasto gruppo familiare, tra cui i suoi diretti ascendenti, erano [...] 15 giugno (Guasti, 1880, p. 90). La Cronaca di Pietro Minerbetti (p. 105) ne attribuisce invece la causa a un veleno propinatogli per istigazione di Gian Galeazzo da Paolo Savelli, di cui il G. era prigioniero. Nonostante le tinte decisamente fosche ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] nella letteratura per l'infanzia, in prosa e verso; ristampa anast. Bergamo 1985), La santa verde (Ferrara 1919), Piccolo veleno color di rosa (Firenze 1921), Misirizzi. Novelle d'anima e di carne (ibid. 1930), Le rovine del paradiso. Ricordi ...
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GALEOTA, Mario
Alessandro Pastore
Nacque nel Regno di Napoli tra gli ultimi anni del '400 e i primi del '500 da Giovanni Berardino e da Andreana Lazza. La famiglia, che già godeva del feudo di Casaterra, [...] della funzione e delle idee dell'accusato, qualificato come "docto, soctile et destro nel ragionare, senza scoprir il veleno". I riferimenti ai libri posseduti, letti o fatti copiare (soprattutto i commentari biblici e le altre opere di Valdés ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] che, ritiratasi da tempo a vita privata, fu colpita da una febbre acuta, a parere di qualcuno proditoriamente aiutata dal veleno.
Tramontata sul finire del 1470 con la morte dei fratellastri l'epoca del governo consortile, il M. rimaneva l'unico ...
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Pesca
Marco Aime
La pesca consiste nella cattura o nella raccolta di organismi che popolano gli ecosistemi acquatici, dagli oceani ai piccoli corsi d'acqua. Viene praticata dall'uomo sin dalle sue origini [...] a terra sia la remora sia la tartaruga.
c) Pesca con le insidie. L'impiego di strumenti quali esche, reti, trappole e veleni, introduce al settore della pesca con insidie. In questo caso non sono più la forza e la rapidità dell'uomo a determinare il ...
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MANFREDI, Paolo
Maria Pia Donato
Nacque a Camaiore, nella Repubblica di Lucca, il 15 ott. 1640, da Vincenzo, milite, e da Anna Paoli di Lazzaro.
Molti biografi lo dicono figlio dello speziale Antonio, [...] di impronta galenica sotto le suggestioni di filosofie chimiche di varia derivazione sulle proprietà dei medicamenti e sulle "qualità occulte" dei "veleni".
In realtà non si sa come e quando il M. fosse giunto a Roma, ma è certo che, insieme con il ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...