GRADENIGO, Giuseppe
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 3 marzo 1738 in un palazzo vicino al ponte Storto, nella parrocchia di S. Marcuola. Figlio di Marco, notaio "ordinario" della Cancelleria ducale [...] il Dominio, in particolare "al di là del Mincio", dove gli sembrava si fosse diffuso "più che altrove il veleno del giacobinismo". Espresse apprensione anche per l'economia, soprattutto dopo lo scoppio della guerra continentale: "L'arenamento dei ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] viziato dai residui del gallicanesimo, tanto più in una città come Parigi che egli considerava il "vero centro donde il veleno della corruzione religiosa e politica propagasi in tutti quanti gli altri regni della terra" (La mia nunziatura, p. 33). E ...
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CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] lotta contro le idee alle quali aveva aderito e che aveva ritrattato, ebbe inizio a Venezia, "dove aveva sparso il veleno", nel febbraio del 1552 e cominciò con un gesto clamoroso alla presenza del"nunzio apostolico contornato da quattro vescovi e ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] e collezionista di cimeli risorgimentali d'ogni tipo il C., che in seguito avrebbe definito la politica "il peggior veleno della nostra esistenza nazionale" (Commemoraz. italiche, p. 371), si diede allora agli studi storici, portandovi un ardore di ...
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DOLFIN, Daniele Andrea
Paolo Preto
Nato a Venezia il 22 apr. 1748 da Daniele (I) e Bianca Contarini, percorse la tipica carriera dei rampolli delle più influenti famiglie aristocratiche. Dal 26 luglio [...] "ideologica" e "popolare" della lotta politica in Europa. "Le armi dei Francesi sono tanto più pericolose, quanto che il veleno delle loro massime si diffonde ovunque, e precedendo le loro armate ne facilita i successi. Imagina il popolo con tali ...
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MANCINI, Olimpia
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma l'11 luglio 1637 da Lorenzo, nobile romano di famiglia di antica nobiltà municipale, e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. Crebbe [...] frequentatori, anche la M. e sua sorella, la duchessa di Bouillon. Secondo le deposizioni, la M. avrebbe cercato di procurarsi del veleno per uccidere la duchessa di La Vallière e dei filtri per conquistare l'amore di Luigi XIV o, se necessario, per ...
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MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi intorno alla metà del XVI secolo. Secondo una fonte teatina (Napoli, Biblioteca nazionale, S. Martino, 511, cc. 100-103), i genitori furono Nicola, [...] della città.
Secondo le fonti teatine, i suoi nemici reagirono ordendo un attentato; ma il M. si accorse della presenza di un veleno mortale nel calice da lui usato per la messa, e riuscì a salvare la vita a prezzo di una lunga convalescenza. Si ...
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CONTARDI, Angelo
Gian Piero Marchese
Nacque a Codogno (Milano) il 26 luglio 1877 da Pompeo, notaio, e da Giulia Ferrari. Dall'età di sei anni abitò a Milano; nel 1901 conseguì presso l'università di [...] identificata insieme col C. in lisolecitina. Questa sostanza era già stata ottenuta da C. Delezenne ed E. Fourneau per azione enzimatica del veleno di cobra sulla lecitina. Il Belfanti e i suoi collaboratori studiavano l'azione delle lecitinasi dei ...
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ANCINA, Giovanni Giovenale
Piero Damilano
Nacque in Fossano (Cuneo) il 19 ott. 1545 da Durante, magistrato, e da Lucia Araudini. Il casato Ancina vantava un passato di nobiltà e godeva in Fossano del [...] convento, poco tempo prima rimproverato dall'A. per la condotta scandalosa, gli abbia in quell'occasione propinato il veleno. Il fatto, accertato da medici curanti, sarebbe stato tenuto segreto, a causa di persone influenti compromesse nello scandalo ...
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DEGLI AGOSTINI, Niccolò
Angela Piscini
Del D. non possiamo indicare con sicurezza né luogo né data di nascita. "Nicolaus de Augustinis venetus" si sottoscrisse il D. in un sonetto encomiastico per Cristoforo [...] Gaggia", per Bellisandra, per Ersilla. Ginevra ha una parte secondaria, pronuncia qualche lamento d'amore e si uccide col veleno; Galeotto è un guerriero che combatte Artù, ed il suo tradizionale ruolo d'intermediario fra gli innamorati è ora svolto ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...