Nella marina velica, nave da guerra di terzo rango (dopo il vascello e la fregata), destinata all’esplorazione e alle comunicazioni (fig. A). Unità di modesta grandezza (circa 30 m di lunghezza), era attrezzata [...] con tre alberi a vele quadre come le navi maggiori, veloce e armata con una sola batteria di cannoni.
Durante la Seconda guerra mondiale, le c. erano piccole unità cacciasommergibili (500-1000 t di dislocamento, velocità 16-18 nodi) armate con mezzi ...
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Scienze militari
Naviglio a. L’insieme delle unità della marina militare che provvedono ai servizi logistici e al trasporto di truppe per la flotta combattente, ovvero l’insieme di quelle navi mercantili [...] a. o velatura a. Il motore o la velatura disposti sopra una nave a normale propulsione, rispettivamente velica o meccanica, per impiego in caso di emergenza.
Vele a. Quelle che possono essere aggiunte alla velatura normale (si chiamano anche forza di ...
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Complesso di darsene, stabilimenti e officine per la riparazione, la manutenzione o anche la costruzione di attrezzatura militare.
Nell’antichità, gli a. marittimi servivano alla conservazione e alla [...] navi obbligò a sviluppare le darsene, anche coperte (Venezia), a fianco delle officine per la fabbricazione delle attrezzature, delle vele, dei cordami, dei magazzini di legname ecc. Gli a. italiani sono quelli di La Spezia (1869), ricostruito dopo ...
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Anatomia
In anatomia comparata, il pezzo scheletrico dello splancnocranio che sorregge superiormente la bocca nei Vertebrati Gnatostomi. Fa parte del primo arco viscerale (mandibolare) di cui rappresenta [...] duro come ghisa acciaiosa o acciaio al manganese, una fissa e l’altra mobile, tra le quali viene preso il materiale da frantumare.
Nell’attrezzatura navale, trozza dei pennoni delle vele più alte (gabbia, volante ecc.); è detta anche calaverna. ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] distanza di tiro efficace. Nella maggior parte dei casi, la flotta di sottovento preferiva ‘mettere in panna’ (ossia orientare le vele in modo da tenere le navi quasi ferme) e attendere il nemico. Si ritornava così praticamente a opporre nave contro ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] quantità di nuovi progetti, tra cui quello di una galera leggera (una nave azionata da remi o da remi e vele), che rese più ampia e pesante rispetto al vascello tradizionale senza per questo comprometterne la manegevolezza e la velocità. Il Senato ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] Spezia e Castellammare di Stabia nel 1873, hanno lo scafo costruito per la prima volta in ferro. Abbandonate le vele, rappresentano una evoluzione anche per le artiglierie (ancora ad avancarica), collocate in due torri girevoli, e per la protezione ...
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vela
véla s. f. [lat. vēla, pl. di vēlum «vela», passato a femm. sing. nel latino parlato]. – 1. a. Telo, o insieme di teli aggiuntati (ferzi), di varia forma e grandezza, rifinito a regola d’arte e applicato all’alberatura di un natante per...
goletta2
golétta2 s. f. [dal fr. goëlette (che oltre al bastimento indica anche la rondine di mare), prob. der. di goéland, nome di alcune specie di gabbiani, che a sua volta è dal bretone gwelan]. – Bastimento attrezzato con due alberi a...