Pittore (Padova 1604 o 1605 - ivi 1679). Agli insegnamenti del tizianesco Padovanino unì gli influssi di D. Fetti, di J. Lijs e di B. Strozzi (Salvataggio miracoloso, Malamocco, parrocchiale). Fu notevole [...] ritrattista (ritratto di dama del Kunsthistorisches Museum di Vienna; Menichina della Galleria nazionale d'arte antica a Roma, già attribuita al Velázquez). ...
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Storico dell'arte tedesco (Marburgo 1832 - Bonn 1912). Studioso di estetica e di filosofia, insegnò storia dell'arte all'università di Bonn (1872-1901), applicando un nuovo metodo di indagine storico-psicologica [...] basato sullo studio della personalità dei grandi artisti. Tra i suoi scritti più significativi: Winckelmann und seine Zeitgenossen (2 voll., 1866-72), Velázquez und sein Jahrhundert (1888), Murillo (1904), Michelangelo (1909). ...
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Forma latina del nome dell'incisore Paul du Pont (Anversa 1603 - ivi 1658). Fu allievo di L. Vorsterman; lavorò poi (1624-31) per P. P. Rubens, del quale interpretò ottimamente le opere, che riprodusse [...] in gran numero. Celebre incisore di ritratti, fu pure elegante interprete di A. van Dyck, oltre che di C. de Crayer, G. Coques, Tiziano, Velázquez, ecc. ...
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Fondatore della Compagnia di Gesù (castello di Loyola presso Azpeitia 1491 - Roma 1556); ultimo figlio di Beltrán Yáñez de Oñaz y Loyola, ebbe il nome di Íñigo che cambiò (1537-42) in Ignazio. Cadetto [...] famiglia ove era tradizionale il mestiere delle armi, abbracciò anch'egli la carriera militare: prima paggio di Juan Velázquez, contador mayor di Ferdinando e Isabella, poi (1518) mesnadero in una compagnia di don Antonio Manrique, infine gentiluomo ...
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Kapoor, Anish
Alexandra Andresen
Scultore indiano, nato a Bombay il 12 marzo 1954. Stabilitosi a Londra nel 1973, ha studiato presso l'Hornsey College of Art (1973-77) e la Chelsea School of Art (1977-78), [...] . La sua opera è stata presentata in numerose mostre personali a Londra (1990, Tate Gallery), a Madrid (1991, Palacio de Velázquez, Centro de Arte Reina Sofía), a Hannover (1991, Kunstverein), a San Diego (1992, La Jolla Museum of Contemporary Art, e ...
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Pittore statunitense (Firenze 1856 - Londra 1925). Avviati gli studî artistici a Roma, frequentò poi a Firenze l'Accademia di belle arti. Nel 1871 visitò Dresda e soggiornò poi a Venezia, dove conobbe [...] Duran e frequentò assiduamente il Louvre acquistando, con lo studio dei grandi maestri e in particolare di Hals e di Velázquez, quella capacità tecnica che fu alla base del suo successo. Pur affrontando tematiche diverse (Prova d'orchestra al Cirque ...
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Pittore (Fuente de Cantos, Badajoz, 1598 - Madrid 1664). Fu l'artista che meglio seppe rappresentare la religiosità controriformista della Chiesa spagnola del 17° secolo. Profondamente religioso, Z. rimase [...] 1640 e il 1650 Z. eseguì molte opere per conventi e chiese del Nuovo Mondo. Nel 1658 era a Madrid, ma sebbene Velázquez lo aiutasse ad avere onori a corte, ciò non contribuì a farlo uscire dal suo isolamento. Isolata è d'altronde, nella storia della ...
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GRASSI, Luigi
Liliana Barroero
Quarto di cinque figli, il G. nacque a Roma il 18 apr. 1913 da Giuseppe, antiquario e restauratore, e da Edvige Bartoli. Dopo gli studi classici al liceo Mamiani frequentò [...] filosofia presso l'Università di Roma, discutendo con Pietro Toesca, del quale sarebbe stato in seguito assistente, una tesi su "Velázquez in Italia" (1937).
Dal 1941 fu professore al liceo Mamiani; nel 1948 conseguì la libera docenza in storia dell ...
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CARDUCCI (in Spagna Carducho), Vincenzo
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze e passò in Spagna da ragazzo, nel 1585, insieme con il fratello maggiore Bartolomeo che aveva seguito Federico Zuccari [...] Negli anni in cui il C. attendeva alle opere per il chiostro della certosa si era ormai fatto largo a corte il giovane Velázquez, giuntovi nel 1623, accompagnato dal suocero Pacheco e subito fatto "pintor del rey", e non c'è dubbio che il C. ne fosse ...
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Pittore (Monreale 1603 - Palermo 1647). Allievo del padre, Pietro Antonio, frescante e mosaicista, e in parte influenzato da F. Paladino, si orientò presto (Annunciazione e Pentecoste della Gall. naz. [...] a Roma e a Napoli (1633), mostrò di aver risentito, più ancora che dei carracceschi, del Ribera e forse del Velázquez (Vocazione di Matteo, Leonforte, chiesa dei Cappuccini). Personale e vigoroso, N. è il maggior pittore siciliano del sec. 17º. Tra ...
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