Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] recente nobiltà d’origine plebea, si attuava pienamente.
Nel 5° sec., vinti i Volsci e gli Equi, Roma combatté contro Veio una guerra conclusasi, dopo lungo assedio, con la caduta della città etrusca (396) per opera del dittatore M. Furio Camillo ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] : Latino è figlio di Odisseo e Circe, che regna “sui Tirreni”, nonché latine, latin(e)-na* in iscrizioni etrusche da Veio e Cerveteri) ed è portato dal re eponimo della stirpe, capo degli Aborigeni, variamente collegato con i Troiani che sbarcano nel ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] del territorio definito poi dalla divisione augustea, gli Etruschi trovano ormai come unico interlocutore politico la nascente forza di Roma, di cui Veio è la prima vittima se fu distrutta nel 396 a.C. (Liv., V, 22, 8) e il suo territorio fu annesso ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] Narce. L’importanza del distretto falisco sembra accrescersi agli inizi del IV sec. a.C., a seguito della caduta di Veio (396 a.C.): il territorio, divenuto una sorta di stato-cuscinetto nei confronti dell’espansione romana, si spopola nel versante ...
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Romolo
Tommaso Gnoli
Il mitico fondatore di Roma
La figura di Romolo è assolutamente leggendaria: non è mai esistito un personaggio con questo nome, autore delle imprese che la tradizione gli assegna. [...] belliche che la tradizione assegna a Romolo: la conquista di Crustumerio, Antemne e Cenina, l’inizio delle guerre contro Veio e Fidene. A queste comunità riuscì a strappare importanti territori oppure a imporre l’invio di coloni romani. Romolo non ...
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Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, [...] di terra ai cittadini romani: Stellatina, Tromentina, Sabatina, Arnensis (o Arniensis), del 387, tutte dal territorio di Veio; Pomptina e Poplilia (o Publilia), del 358, da territorio volsco, e dallo stesso territorio Scaptia e Maecia (332 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] periodo repubblicano; la lotta con gli Equi, i Volsci e gli Etruschi meridionali, nel 5° sec. a.C.; la distruzione di Veio (396); la ripresa dopo la catastrofe gallica che portò a un’estensione dal Cimino a Terracina (390); la prima guerra sannitica ...
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Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] una potenza regionale di un certo rilievo all’inizio del 5° secolo, interamente trascorso nella dura lotta contro gli Etruschi di Veio – guerra che si concluderà solamente nel 396 a.C. – e poi contro Equi, Volsci e Sabini per la supremazia nell ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] a.C. Nel 396 i Liparesi s'impadroniscono della nave romana che portava a Delfi il cratere d'oro, decima della conquista di Veio, ma per volontà dell'arconte Timasiteo la rilasciano e la scortano fino a Delfi.
Nella prima metà del 4° secolo, a seguito ...
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GATTI, Giuseppe
Domenico Palombi
Figlio di Giovanni, nacque a Roma il 23 nov. 1838. Compì gli studi di lettere e filosofia presso il Collegio romano ove alla passione per le discipline umanistiche affiancò [...] ). Infine, oltre a diversi saggi dedicati dal G. alla storia e alla topografia di antiche città del Lazio (Capena, Veio, Tivoli, Palestrina e Segni), merita menzione la rassegna delle scoperte avvenute in Roma e nel Lazio pubblicata in Cinquant'anni ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano,...