CAMPANA, Giovanni Pietro
Nicola Parise
Nacque a Roma nel 1808 da Prospero, in una nobile famiglia di origine aquilana.
Il nonno Giampietro (morto a Roma nel 1793) era stato ispettore e soprintendente [...] , come non era tornato su quella della tomba dipinta, "frutto di più stagioni di ricerche dispendiose", compiute nella necropoli di Veio nel 1842 e nel 1843: su richiesta del Braun ne stampò una succinta relazione sul Bullettino del 1843 (Tomba di ...
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LUPI, Bonifacio
Enrico Angiolini
Figlio di Ugolotto di Bonifacio e di Legarda di Guglielmo Rossi, nacque probabilmente nel 1318 a Parma e seguì il padre nella vita politica e militare parmense, schierandosi [...] contro i Carraresi, in novembre Francesco Novello chiese parere ai suoi più stretti collaboratori, e in particolare al L. come uomo "veio d'anni e di senno profondo e in lialtà e con utili consigli pasato hogn'altro cavalieri" (G. Gatari - B. Gatari ...
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CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] C. dirige gli scavi della via Appia nel tratto tra la tomba di Cecilia Metella e Boville. Del 1852 è lo scavo di Veio. Nel 1855, alla morte di Giuseppe Melchiorri, il C. viene eletto presidente del Museo Capitolino, dopo essere stato iscritto il 18 ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] le costanti dell'esegesi desanctisiana della storia di Roma. Anzi tutto, il principio dell'unità, onde lo storico accetta il sacco di Veio come "il primo e più arduo passo sulla via della riduzione d'Italia ad unità nazionale" (II, 1 ediz., p. 146 ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] celebri intentati dal F., quello contro la famiglia Giorgi, la quale nel 1811-12 aveva scoperto le rovine di Veio: il commissario sostenne con successo che gli scavi avevano esorbitato dalle condizioni stabilite nella licenza, in quanto effettuati su ...
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LANCIANI, Rodolfo Amedeo
Domenico Palombi
Nacque a Roma il 2 genn. 1845 da Lucia Galarli de Jugellis e da Pietro, ingegnere pontificio, poi ingegnere capo e infine ingegnere delle Acque.
Il recente [...] Barnabei, a cura di M. Barnabei - F. Delpino, Roma 1991, pp. 30, 185 s., 453-477; F. Delpino, I rilievi archeologici di Veio della collezione Lanciani. Appunti su F. e L. Caracciolo, in Bollettino d'arte, LXXVI (1991), pp. 165-177; S. Bruni, I musei ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] era stato formulato per primo dal Dionisotti nel 1842.
Tra gli scritti del B. si possono ancora ricordare: Il Camillo o Veio conquistato, Parigi 1915, e Torino 1833; Risposta di C. B. alle opposizioni del conte Paradisi e del marchese Lucchesini alla ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano,...