GENIO (fr. génie; sp. cuerpo de ingenieros; ted. Ingenieurwesen; ingl. engineers)
Mariano BORGATTI
Luigi CHATRIAN
Francesco FOSCHINI
Filiberto DONDONA
Giulio COSTANZI
Ludovico BONAMICO
Nel senso [...] (fabbri) della legione, ai fossores o scavatori di trincee ricordati da Giulio Cesare. Agli assedî di Fidene, di Veio e altri vennero impiegati operai specialisti incaricati di scavare gallerie sotto le mura e detti cunicularii. Lungo le strade ...
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VATICANO
Giuseppe LUGLI
. L'etimologia del nome è varia. Secondo Varrone (in Gellio, XVI, 17, e in Agostino, De Civ. Dei, IV, 21) Vaticano (Vagitano) sarebbe il dio che protegge il vagito dei neonati. [...] un territorio assai più esteso perché Livio (X, 26, 15) lo contrappone all'agro Falisco e Plinio lo mette a contatto con quello di Veio e di Fidene (Nat. hist., III, 54, 5-9). Nell'età storica fu ristretto ai colli prossimi al Tevere di fronte alla ...
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Vedi URNA dell'anno: 1966 - 1997
URNA (v. vol. vii, p. 1075)
M. Cristofani
F. Sinn
p. 1075). Etruria. - L'utilizzazione di u., contenitori di diversa forma e materiale destinati a conservare i resti [...] D. Gempeler, Die etruski- schen Kanopen, Einsiedeln 1976; S. Steingräber, Etruskische Möbel, Roma 1979, p. 170 s.; F. Boitani, Veio, la tomba «principesca» della necropoli di Monte Michele, in StEtr, LI, 1983 (1985), p. 535 ss.; F. Buranelli, L'urna ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] di G. Capitolino. Infatti per questo tempio la statua della divinità fu opera del coroplasta etrusco Vulca (v.) di Veio: la notizia non può essere revocata in dubbio, anche se qualche incertezza regna sulla datazione, oscillante tra la prima metà ...
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QUADRATA, OPERA
Giuseppe Lugli
. Sistema di costruzione, usato nell'Etruria e nel Lazio nei tempi più antichi. Alla voce muro si accenna alle differenze che esistono fra l'opera quadrata e l'opera poligonale [...] 2 piedi) e alti cm. 25 ÷ 30.
Verso la metà del sec. IV viene introdotto un tufo più duro, proveniente dalle colline di Veio e di Fidene, che la tecnica più progredita riesce a tagliare in blocchi più grossi, di altezza variabile, dai 45 ai 60 cm., e ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] Mél. Ecole de Rome, LXI, 1950, p. 53 ss. Cosa: F. Brown, in Mem. of the Amer. Acad. in Rome, XX, 1951: id., XXVI, 1952. Veio: E. Stefani, in Not. Scavi, 1953, p. 29 ss. Fiesole: G. Maetzke, in Studi Etr., XXIV, 1955-56, p. 227 ss. Pyrgi: A. Ciasca, G ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] del territorio definito poi dalla divisione augustea, gli Etruschi trovano ormai come unico interlocutore politico la nascente forza di Roma, di cui Veio è la prima vittima se fu distrutta nel 396 a.C. (Liv., V, 22, 8) e il suo territorio fu annesso ...
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Archeolocia preistorica, (p. 26). - Per l'archeologia preistorica, v., in questa Appendice la voce preistoria e i paragrafi dedicati all'argomento nelle voci sui singoli stati e regioni principali.
Archeologia [...] ; portogallo; belgio; olanda; turchia); sia alle più notevoli località di scavo (v. per es. ostia; pompei; ercolano; roma; veio; palestrina; tarquinia; volsinii; atene; alessandria; cipro; coo; rodi; e anche, per gli scavi a Creta, cretese-micenea ...
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Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] il 750, e si suddivide in due fasi. Nella 1ª fase (850-750) si sviluppano le necropoli di Vetulonia, Tarquinia, Veio, Bisenzio, dell'Agro Falisco e Capenate; penetrano sempre più le fibule serpeggianti, salite dalla Sicilia, e si usano le spade ad ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] romane a quelle greche, di cui la letteratura latina si fa portavoce, sviluppa il gusto della iconografia religiosa. Il sacco di Veio del IV sec. e delle città greche nei secoli seguenti permette di ornare i templi, il cui numero si accresce senza ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano,...