Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (v. vol. V, p. 782 e S 1970, p. 569)
C. Pavolini
Età arcaica. - L'esistenza di uno o più insediamenti arcaici nell'area della futura città e dei suoi immediati [...] , in Storia di Roma, I, Torino 1988, p. 127 ss.
Età medio-repubblicana: M. Torelli, La colonizzazione romana dalla conquista di Veio alla prima guerra punica, in Roma medio repubblicana (cat.), Roma 1973, p. 341 ss.; F. Zevi, ibid., p. 343 ss.; id ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] . 1, 2; G. Q. Giglioli, op. cit., p. 77, tav. 424, i; A. Boethius ed altri, San Giovenale, Malmö 1960, figg. 126, 130-131. Veio, Ponte dell'Isola e p. sul Cremera: P. Ducati, op. cit., p. 371. Viterbo, p. del Bulicame: J. Durm, op. cit., p. 56, fig ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
di Giuseppe M. Della Fina
Delineare un quadro sintetico della struttura [...] " (Cerchiai 1984). Si tratta di un rituale riscontrato anche nell'Etruria propria, nella necropoli di Monte Michele a Veio. Sempre a Pontecagnano si segnalano due tombe principesche, che appaiono divise in due zone funzionali: un recinto, nel ...
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Vedi SPINA dell'anno: 1966 - 1997
SPINA (Σπῖνα, Spina)
N. Alfieri
P. E. Arias
N. Alfieri
P. E. Arias
Città etrusca della pianura padana, che le fonti letterarie indicano nell'antico delta del Po e [...] confermare quanto già si intuiva dall'esame dei corredi sepolcrali delle grandi città come Tarquinia, Vulci, Caere, Veio: la ceramica greca, arricchita dalla richiesta etrusca, era sollecitata proprio dall'accentuato gusto per le evocazioni figurate ...
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Vedi AUGUSTO dell'anno: 1958 - 1994
AUGUSTO (C. Iulius Caesar Octaviānus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 63 a. C. da C. Ottavio e da Azia, nipote di Cesare.
Nel 45 fu adottato da Cesare [...] grandi del vero, scolpiti ad uso religioso o commemorativo, quali la testa del Museo Vaticano Chiaramonti (proveniente da Veio), o quella (da Cerveteri) al Museo Lateranense. Come le teste-ritratto provinciali sopra citate, anche queste sono opere ...
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Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (v. vol. vii, p. 619 e s 1970, p. 766)
M. Ctaldi
Il dibattito che negli ultimi anni si è andato sviluppando all'interno della comunità scientifica [...] ss.; E. P. Markussen, Painted Tombs in Etruria. A Catalogue, Roma 1993, p. 177.
Cinta fortificata di età arcaica: M. Torelli, Veio, la città, l'arx e il culto di Giunone regina, in H. Blanck (ed.), Miscellanea T. Dorhn dedicata, Roma 1982, pp. 122 ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] Etruria la caccia è stata elevata al grado di sport molto presto. Antichi monumenti etruschi - a cominciare dalla grotta Campana di Veio databile allo scorcio del sec. VII a. C. - ci mostrano con frequenza scene di caccia al cinghiale, al cervo, alla ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...]
In Etruria, dunque, l'embrione dell'arco apparisce in epoca molto remota. L'esempio più antico ci è dato dalla tomba Campana a Veio, che risale alla fine del sec. VII a. C. Si tratta di una porta rastremata verso l'alto e terminante alla sommità con ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] . Per la conoscenza dell'alfabeto etrusco arcaico sono della massima importanza i tre alfabeti di Marsiliana d'Albegna, di Veio (Formello) e di Caere (fig. 7): il primo graffito in senso retrogrado su una tavoletta eburnea da scrivere (conservata ...
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È oggi un semplice villaggio del nomos di Ftiotide e Focide (A. T., 82-83) sul fianco meridionale del Parnaso (1085 ab. nel 1928), sorto nel 1892 con l'antico nome in occasione degli scavi per i quali [...] culti, le sue feste, le sue leggi funerarie. È di quest'epoca il primo contatto di Roma con D.; i Romani, presa Veio, mandano un vaso aureo nel Tesoro dei Massalioti.
Giasone di Fere tentò di prendere la direzione delle Pizie del 370; ma fu tosto ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano,...