L'etruscologia
Mauro Cristofani
La disciplina, che ha come oggetto d'indagine la civiltà degli Etruschi, si è affrancata dallo studio dell'antichità classica, di cui costituiva un settore collaterale, [...] , 1889), dall'altro le scoperte nel Lazio settentrionale e in Toscana, in particolare quella dell'Apollo di Veio (1916), che ebbe riflessi non secondari sia nel dibattito sull'originalità delle manifestazioni artistiche non classiche, sia nello ...
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FRATTE (v. vol. III, p. 731)
G. Greco
Gli scavi condotti tra gli anni '60 e '70 consentono un migliore inquadramento topografico e storico dell'insediamento etrusco-campano di F. sulla cui identificazione [...] che dall'interno, attraverso Nocera, Nola, Suessula giunge a Capua e, percorrendo la valle del Sacco e del Liri, all'Etruria interna, a Veio e a Cerveteri.
Bibl.: G. Avagliano, Fratte di Salerno. Tomba VI/1971, in Apollo, V, 1965-1984, p. 87 ss.; M ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I tipi di colture e i sistemi di produzione
L'analisi delle attività produttive dell'Italia preromana, ivi [...] necessarie a regolamentare le risorse idriche. Una rete di cunicoli lunga circa 25 km è stata individuata nella campagna di Veio, fra la città e il Tevere. L'imponente realizzazione, datata al V sec. a.C., venne portata a termine presumibilmente ...
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GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] dei culti di G. nella zona falisco-laziale: G. Sospita di Lanuvio; A. Galietti, in Bull. Com., LVI, 1928, p. 199 ss. G. Regina di Veio: S. Ferri, in St. Etr., XXIV, 1955-56, p. 107 ss. Tempio di Norba: L. Savignoni-R. Mengarelli, in Not. Sc., 1903, p ...
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(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] il brasiliano prepone il pronome soggetto anziché posporlo come vuole la grammatica portoghese, p. es. bras. quando ele veio? per il port. quando veio ele? (quando venne egli?). Coi verbi di moto si usa talvolta (come in portoghese antico) la ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] a.C. Nel 396 i Liparesi s'impadroniscono della nave romana che portava a Delfi il cratere d'oro, decima della conquista di Veio, ma per volontà dell'arconte Timasiteo la rilasciano e la scortano fino a Delfi.
Nella prima metà del 4° secolo, a seguito ...
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Vedi ALBANO dell'anno: 1958 - 1994
ALBANO
P. Chiarucci
(v. vol. i, p. 194). - Centro urbano e territorio. ― Il territorio di A. fu frequentato già fin dal Paleolitico Medio, come è attestato da un'abbondante [...] fuoriuscire dal cratere e giungere così al mare come aveva consigliato la Sibilla per assicurare ai Romani la presa di Veio.
Ninfei, come quello «dorico» e Bergantino, porti, scali e ville animavano le ridenti sponde del lago. Ma probabilmente sulla ...
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GATTI, Giuseppe
Domenico Palombi
Figlio di Giovanni, nacque a Roma il 23 nov. 1838. Compì gli studi di lettere e filosofia presso il Collegio romano ove alla passione per le discipline umanistiche affiancò [...] ). Infine, oltre a diversi saggi dedicati dal G. alla storia e alla topografia di antiche città del Lazio (Capena, Veio, Tivoli, Palestrina e Segni), merita menzione la rassegna delle scoperte avvenute in Roma e nel Lazio pubblicata in Cinquant'anni ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE
P. D'Amelio
La parola, che nell'uso moderno può indicare sia recipienti che sostegni a tre piedi, è già testimoniata in età micenea da due tavolette in scrittura [...] importante appartiene al periodo orientalizzante e presenta gambe piegate e ornate con figurine di cavalieri (a Vetulonia soprattutto, poi Veio e Tarquinia).
In Roma prosegue il tipo del t. greco con piedi dritti e lebete spesso baccellato e talvolta ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA
A. Andrén
Il latino antefixum (plur. antefixa), derivato da ante (avanti) e figere (affiggere) indica, secondo Festo (p. 8), quae ex opere figulino tectis [...] tipo spiccano quelle a testa di Gorgone, di menade, di sileno e di Achebo, trovate al tempio detto di Apollo, a Veio. Queste che, a differenza della maggioranza di similari prodotti decorativi, non sono fatte per mezzo di matrici, bensì modellate a ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo benissimo») che un centurione romano,...