FALERII VETERES (Φαλέριοι, Φαλέριον; etn. Faliscus, Φαλίσκος)
G. Cressedi
Oggi Civitacastellana, piccola città in provincia di Viterbo, nell'altopiano che declina dai Monti Cimini verso il Tevere, costruita [...] . In epoca storica, però, F. è entrata ormai nel mondo politico etrusco e si comporta da città etrusca: aiuta ripetutamente i Veienti durante la loro lunga lotta contro Roma, tanto che dopo l'espugnazione di Veio fu assediata da Camillo al quale si ...
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VULCA
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. Artista veiente del sec. VI a. C. che, secondo la tradizione, fu chiamato a Roma per la decorazione scultorea del primo tempio di Giove Capitolino. Il suo nome ci è tramandato da Plinio (Nat. [...] di V., che era stata negata dalla critica storica, è stata pienamente riconfermata dalla scoperta di G. Q. Giglioli delle sculture veienti, e dallo studio che egli stesso ne fece, gettando le basi di tutta una nuova valutazione dell'arte etrusca. Lo ...
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Bruto e la nascita della Repubblica romana
Paul van Heck
La vicenda di Lucio Giunio Bruto e dei Tarquini è narrata in parecchie fonti antiche e, più ampiamente che altrove, in Dionigi d’Alicarnasso [...] tradisce le sue sofferenze di padre.
Intanto Tarquinio il Superbo cerca aiuto militare in Etruria e riesce a convincere i Veienti e i Tarquiniesi a marciare contro Roma. La cavalleria etrusca, comandata da Arrunte, figlio di Tarquinio, si scontra con ...
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Fabi
Maria Cristina Figorilli
Antica gens romana. In Discorsi II xxviii 2-6 si narra dei «tre Fabii» (i figli di Marco Fabio Ambusto) inviati come semplici ambasciatori presso i Galli che minacciavano [...] .
In Discorsi I xxxvi 2 è inoltre nominato Marco Fabio Vibulano, console nel 480 a.C. e vincitore della battaglia contro i Veienti (cfr. anche Discorsi II xxv 3) in cui perse la vita il fratello, Quinto Fabio Vibulano (già console). Un altro Quinto ...
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Vedi MAGLIANO dell'anno: 1961 - 1995
MAGLIANO (v. vol. IV, p. 775)
P. Rendini
Le ricerche più recenti sono state concentrate in particolare sugli aspetti locali dell'Orientalizzante e dell'arcaismo etruschi [...] del Gruppo Policromo (primo quarto del VI sec. a.C.), ma si ricollega anche alle prime esperienze pittoriche ceretane e veienti del tardo Orientalizzante. Quest'ultima scoperta permette di inquadrare meglio anche l'altra tomba dipinta di M.: la c.d ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] degli Etruschi, cit., pp. 31-42; G. Colonna, Il maestro dell'Ercole e della Minerva. Nuova luce sull'attività dell'officina veiente, in OpRom, XVI, 1987, pp. 7-42; M. Cristofani, La «Venere» della Cannicela, in AnnFaina, III, 1987, pp. 27-39; Un ...
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FIDENE (Fidenae, Fidena)
L. Quilici
Antica città del Lazio, recentemente localizzata con sicurezza sul gruppo collinare che si raccoglie attorno al poggio di Villa Spada, di fronte al Tevere e lungo [...] nella città (Dion. Hal., V, 59-60). Ancora nel 438 è ricordata la ripresa delle ostilità, con la defezione di F. ai Veienti e la riconquista della città (Liv., IV, 31, 6-34), e una nuova ribellione dopo l'invasione gallica (Varrò, Ling, lat., VI ...
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TARQUINÎ (5° e 7° re di Roma)
Plinio Fraccaro
Damarato di Corinto, venuto esule a Tarquinî, sposò un'etrusca e ne ebbe un figlio, Lucumone, che sotto il re Anco passò a Roma con la moglie Tanaquilla, [...] , prima per mezzo d'una congiura di giovani nobili romani, scoperta e repressa; poi con le armi dei Tarquiniesi e dei Veienti, che fuggirono la notte dopo l'incerta battaglia dell'Arsia; poi per mezzo del potente re di Chiusi Porsenna che, ammirato ...
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Antichissima stirpe patrizia romana che faceva risalire la propria origine a Ercole. Da essa prese il nome la tribù Fabia, istituita secondo la tradizione insieme con le altre tribù rustiche nel 494 a. [...] riportata dai Romani e che i Romani si siano realmente stabiliti presso il Cremera per impedire ai Fidenati di unirsi con i Veienti e che questi abbiano sventato il piano dei Romani. Non è certo facile spiegare perché i Fabî siano stati i promotori e ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] documentate a Vignanello, mentre una vera e propria tradizione coroplastica finalizzata alle decorazioni templari, in parte legata alle esperienze veienti-laziali, si isola a partire dagli inizi del V sec. a.C. per le fabbriche dei templi urbani ed ...
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