fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] sembra dare al Veglio, alle lacrime e ai fiumi dell'Inferno la dell'uomo discendere dal peccato originale e le lacrime identificarsi con le stesse " anime peccatrici che si partono nella morte da queste cose terrene e discendono alla montagna ...
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rompere [ind. imperf. III plur. rompieno; pass. rem. III singol., in rima, rompeo]
Andrea Mariani
Nell'uso dantesco r. ha un ambito semantico molto vasto, come del resto il latino rumpo. Il verbo è [...] " fendere ", " dividere ", in If XIV 112 (Ciascuna parte [del veglio di Creta], fuor che l'oro, è rotta / d'una fessura). Se cerchio (il movimento dell'aria) è rotto (" interrotto e impedito ") dall'altissima montagnadella purificazione (Pg XXVIII ...
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Ida di Creta
Clara Kraus
Nome antico del monte più alto di Creta (m. 2460), situato al centro dell'isola; oggi Psiloritis o Monte di Giove.
La seconda delle denominazioni attuali riecheggia l'episodio [...] 150-152).
Il nome dell'I. ricorre in If XIV 98, al secondo verso della terzina in cui D. dà una singolare descrizione del monte: Una montagna v'è che già alla funzione di creare una cornice di squallore alla collocazione del Veglio di Creta (v.). ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...