arabismi
Giovanni Battista Pellegrini
. All'epoca di D. - e già prima, come attestano soprattutto le carte latine e volgari - in molte parlate italiane, e anche in Toscana, erano penetrati parecchi [...] l'errore di lettura ni per m, già presente nel latino medievale della prima metà del sec. XII (Platone Tiburtino); la voce araba è primo tempo " appartenente a una setta fanatica capeggiata dal vegliodellaMontagna " (M. Polo volg. 31, Mare amor. 31 ...
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Presto (Prete Gianni)
Francesco Vagni
Il nome del leggendario personaggio (anche Pretejanni; Prestre Jehan, Prête Jean, Prête-Jean in Francia) compare con tutte le caratteristiche del calco dal francese, [...] ' sì son tutto presto [pronto, disposto] / di darvi pura e fina fedeltate, / più ch'Assessino a Veglio [VegliodellaMontagna] o a Dio il Presto ", e Detto 262 Unque Assessino al Veglio / non fu già mai sì presto, / né a Dio mai il Presto, / com'io a ...
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assessino
Enrico Malato
. Nella definizione del Buti, che commenta il passo di If XIX 50 Io stava come 'l frate che confessa / lo perfido assessin, a. - o ‛ assassino ', secondo la forma divenuta poi [...] hashish (arabo plur. hašāšīn) commettevano audacissimi misfatti, agli ordini di un capo, il Vegliodellamontagna, al quale obbedivano ciecamente fino alla morte ". Nella documentazione letteraria occidentale " la nota che nella loro figura veniva ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] il Vecchio ricordava il rinvenimento, dopo un terremoto, all'interno di una montagnadell'isola di Creta, di un uomo gigantesco (Nat. hist. VII XVI), eliminabile: " se tutte le parti fesse del Veglio - dice il critico - goccian lacrime tuttora, ...
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monte
Lucia Onder
In senso proprio, in Cv II 15 Cristo salio lo monte per transfigurarsi; III III 4 dappié monti; IV XI 8 un monte che si chiama Falterona; If XII 7 cima del monte; XIV 103 Dentro dal [...] monte sta dritto un gran veglio; XVIII 33 vanno verso 'l monte, verso la collinetta di monte Giordano (v.), oppure verso il Gianicolo del macigno, " conserva cioè l'asprezza e la durezza dellamontagna fiesolana ", e Pg XXII 104 spesse fiate ragioni= ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] 'acqua e vengono alimentati dalle grandi precipitazioni dellemontagne.
I fiumi svedesi, specialmente quelli settentrionali, apostolica. D'altra parte, l'episcopato luterano vegliò attentamente a che non attecchissero nella Svezia le dottrine ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] il vestibolo; altrettante divisioni per il regno della purgazione (un'alta montagna che sorge in mezzo all'oceano, nell' figu̇razioni simboliche sparse per il poema, come quelle delle Furie del Veglio di Creta, di Gerione, di Catone, del Serpente, ...
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Catone l'Uticense
Mario Fubini
Marco Porcio C. (95 - 46 a.C.) è ricordato in If XIV 13-15, e in più luoghi del Convivio e della Monarchia (di cui si dirà più avanti); personaggio dei canti i e II del [...] di C. (cfr. Proto), quasi due aspetti della libertà morale: nell'uno, il veglio onesto, la libertà come sommissione alla legge, nell' lo avevano creduto e atteso, ma lui solo alla montagna del Purgatorio, e ivi destinato a vigilarne perpetuamente l' ...
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Giovenale (Iuvenale)
Ettore Paratore
Sulla base di quanto molti ritengono per Persio (cioè una conoscenza indiretta attraverso citazioni del poeta satirico esistenti in testi molto più tardi e sicuramente [...] s'appella Creta, / sotto 'l cui rege fu già 'l mondo casto. / Una montagna v'è che già fu lieta / d'acqua e di fronde, che si chiamò Ida un gran veglio... ". È veramente sintomatico che il contenuto del v. 96 è ispirato all'inizio della sesta satira ...
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terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] papale, debole e corrotta; secondo altri, la concupiscenza (v. VEGLIO).
Come sinonimo di " terreno agrario " che riceve il seme tient: se la montagna è altissima, non può essere stata costituita dal materiale della relativamente piccola cavità ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...