Alcaloide, C22H25O6N, isolato dai semi di Colchicum autunnale, polvere gialla, amorfa, inodora. Ha azione antimitotica ed è attiva contro la gotta e la febbre mediterranea.
In biologia è usata per determinare [...] ad alta poliploidia (nella cipolla nuclei con più di 1000 cromosomi anziché 16). La pratica è usata nella genetica vegetale per ottenere razze poliploidi (trifoglio, orzo ecc.) con caratteri di gigantismo rispetto ai diploidi da cui derivano. Nelle ...
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(o papaya) Pianta (Carica papaya; v. fig.) della famiglia Caricacee, originaria dell’America tropicale e oggi coltivata nei paesi caldi di tutto il mondo per il frutto che è molto apprezzato. È alta anche [...] trovano la carpaina e altri glicosidi.
Dai frutti si ricava la papaina, enzima proteolitico delle idrolisi (detto anche pepsina vegetale, papaiotina), costituito da una singola catena polipeptidica di 212 amminoacidi (p. m. 23.500), con quattro ponti ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] associata all'azione di sostanze di quel tipo. Le attività diastasiche, o di degradazione, rimasero confinate alla fisiologia vegetale solo per breve tempo. Ben presto la fisiologia animale e umana e la microbiologia si rivelarono ricche di processi ...
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Poiché gli e. sono di natura proteica, il problema della loro sintesi s'identifica con quello della sintesi delle proteine specifiche; soltanto la formazione dei coenzimi batte vie particolari, diverse [...] sono ossidati a disolfuro (−S−S−), l'e. diviene inattivo. La papaina, che è un e. proteolitico di origine vegetale ricco di gruppi solfidrilici, esposta all'ossigeno diventa inattiva; aggiungendo un riducente opportuno, che riduca i gruppi −S−S− a ...
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Chimico (Scilla, Reggio di Calabria, 1813 - Torino 1865). Laureatosi in medicina, studiò chimica con Dumas a Parigi, dove realizzò importanti ricerche sulla salicina. Fu docente di chimica all'univ. di [...] furono le sue ricerche in chimica organica riguardanti la preparazione di nuovi composti a partire da sostanze di origine vegetale quali la salicina, l'asparagina, la populina; in partic., per idrolisi della salicina, ottenne l'aldeide salicilica e ...
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Alcol alifatico trivalente, di formula CH2OHCHOHCH2OH, diffuso in natura poiché entra nella costituzione di tutti i grassi e gli oli. Si forma inoltre in piccola quantità nella fermentazione alcolica degli [...] . I più diffusi sono i gliceridi dell’acido oleico, palmitico e stearico (base di quasi tutti gli oli e grassi vegetali e animali), ma sono anche abbondantemente presenti in natura quelli dell’acido caprinico (nel burro e nel formaggio), dell’acido ...
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Settore della chimica industriale che utilizza come materia prima oli e grassi naturali. I principali prodotti ottenuti dalla o. sono la glicerina, gli acidi grassi e i loro esteri metilici, le ammidi, [...] dell’o. che risultano meno tossici e più facilmente biodegradabili (è il caso, per es., dei plastificanti di origine vegetale che hanno sostituito il diottilftalato in molte applicazioni). In questo contesto, sempre maggiore è l’interesse verso la ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Tecnologia della chimica
Ahmad Y. al-Hassan
Tecnologia della chimica
Le fonti sulla tecnologia chimica araba
Le origini [...] tale che il vapor d'acqua e l'olio volatile siano condensati insieme. In una variante di questo metodo, invece, la materia vegetale è sospesa su una griglia al di sopra del livello dell'acqua e il vapore sale da sotto la griglia; in questa variante ...
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INSETTICIDI (XIX, p. 357)
Giuseppe Tommasi
L'eliminazione degl'insetti è giustificata dalla gravità dei danni che essi arrecano, soprattutto, essendo in prevalenza fitofagi, all'agricoltura. Ma molti [...] 1924; Bertrand e Javiller, in Bull. Soc. chim., s. 4ª, V (1929), p. 241; T. Ferraris, Trattato di patologia e terapia vegetale, 3ª ed., Milano 1926-27, I, a cura di G. Della Beffa, ivi 1931; J. Kissling, Handbuch der Tabakkunde, Berlino 1915; G ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] esso è contenuto nelle acque del mare (0,06 mg/l) e nelle acque salate presenti nei giacimenti petroliferi. Nel regno vegetale si trova i. solo nelle alghe; nel mondo animale si trova i. sia negli Invertebrati, in tessuti diversi a seconda della ...
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vegetale1
vegetale1 agg. [dal lat. mediev. vegetalis, der. di vegetare «vegetare»]. – 1. Dei vegetali, che concerne i vegetali: regno v., uno dei due raggruppamenti in cui nel passato venivano suddivisi gli esseri viventi; comprendeva i vegetali...
vegetale2
vegetale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Organismo che si differenzia dagli animali per un insieme di caratteri, tra cui l’autotrofismo, la mancanza di mobilità e di capacità di reagire agli stimoli esterni, la crescita illimitata...