sinfenologia In botanica, studio fenologico di una cenosi vegetale, che ha per scopo la definizione delle percentuali relative di colorazioni antesiche durante l’anno, le prevalenti strategie di impollinazione [...] e disseminazione, l’andamento delle fioriture nel corso dell’anno ...
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Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] all’asportazione di una parte del corpo e può essere del tipo della omomorfosi, neomorfosi, meromorfosi, olomorfosi, ipermorfosi.
La r. in botanica
Nei vegetali la r. è la riproduzione di un tessuto, di un organo o di un’intera pianta a opera di un ...
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sepimento In embriologia e in anatomia animale e vegetale, tramezzo, setto, formazione divisoria che separa due parti o cavità di un organo oppure due porzioni di tessuto contigue.
Il termine è usato per [...] designare anche formazioni patologiche (per es., i s. fibrinosi in una cavità ascessuale) ...
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Schizofite In alcune vecchie classificazioni, divisione del regno vegetale comprendente le Tallofite più semplici, unicellulari, isolate o in colonie, prive di nucleo differenziato e di plastidi, nonché, [...] di norma, di gamia. Si riproducono per scissione. Presentano anche conidi e propagoli pluricellulari (frammenti delle colonie). Venivano divise in due classi: S. o Cianofite (ora dette Cianobatteri), che ...
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In botanica, movimento di curvatura di un organo vegetale (o tigmonastia) determinato da semplice contatto e indipendente dalla direzione di questo stimolo; per es. i tentacoli delle drosere che s’incurvano [...] sempre verso il centro della foglia.
È detto aptotropismo (o tigmotropismo) il movimento di curvatura determinato dal contatto unilaterale con un oggetto solido e di cui sono soprattutto capaci le radici ...
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Eterotrofia non assoluta, cioè capacità da parte dell’organismo vegetale di assumere parte delle sostanze nutritive in forma inorganica, organicandole direttamente. La maggior parte dei funghi sono mixotrofici. ...
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Modificazione della forma e della struttura di un organo vegetale determinata dall’azione di un’altra pianta, come le deformazioni e neoformazioni dovute a un fungo parassita (➔ cecidio). ...
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Modificazione della forma e della struttura di un organo vegetale per adattamento all’ambiente acquatico; per es., la scomparsa degli stomi nelle foglie sommerse, e le differenti particolarità di conformazione [...] e struttura dei diversi organi in confronto con quelli della forma terrestre di una pianta acquatica ...
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Botanica
Prominenza (pelo pluricellulare o emergenza) di un organo vegetale terminata da più denti uncinati. Si dicono glochidiati gli organi cosparsi di g. (per es., le foglie della parietaria); i peli [...] glochidiati sono i g. costituiti da un pelo.
Zoologia
Forma larvale dei Molluschi Unionidi che vive parassita sulle branchie dei pesci d’acqua dolce ...
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Botanico danese (Copenaghen 1857 - ivi 1927); prof. di fisiologia vegetale a Copenaghen, si dedicò allo studio della variabilità, dimostrando che i caratteri acquisiti per azione di influenze esterne non [...] si ereditano e che perciò la selezione non può agire su di essi. Queste ricerche fondamentali lo pongono tra i maggiori esponenti della genetica formale ...
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vegetale1
vegetale1 agg. [dal lat. mediev. vegetalis, der. di vegetare «vegetare»]. – 1. Dei vegetali, che concerne i vegetali: regno v., uno dei due raggruppamenti in cui nel passato venivano suddivisi gli esseri viventi; comprendeva i vegetali...
vegetale2
vegetale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Organismo che si differenzia dagli animali per un insieme di caratteri, tra cui l’autotrofismo, la mancanza di mobilità e di capacità di reagire agli stimoli esterni, la crescita illimitata...