Fenomeno per cui una specie animale o vegetale, insediatasi di recente in un determinato biotopo si sviluppa come le specie indigene (tipici gli esempi di Elodea e di Erigeron canadensis; meno frequente [...] è la n. di piante legnose) ...
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In botanica, si dice di un organo vegetale che porta peli sottili e leggeri, in modo da assomigliare a una piuma, per es. stilo p. (nella vitalba).
È detto pelo p. il pelo pluricellulare le cui cellule [...] esterne si prolungano in fuori a destra e a sinistra dell’asse principale (per es., i peli del pappo di certe Asteracee) ...
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(o potetometro) Apparecchio usato in fisiologia vegetale per determinare la quantità di acqua che in particolari condizioni e durante un certo tempo viene assorbita da una pianta intera o da un suo ramo [...] staccato; si determina così indirettamente l’intensità della traspirazione (➔). Esistono diversi tipi di p.; il più semplice (v. fig.) è costituito da un recipiente a, pieno d’acqua o di una soluzione ...
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Presenza, in una specie animale o vegetale, di due categorie di individui, che rivestono forme diverse. Se ne esistono più di due si parla di polimorfismo. Il d. più comune, specie tra gli animali, è il [...] d. sessuale (v. fig.), che si ha quando i due sessi differiscono l’uno dall’altro per caratteri secondari, oltre che per la presenza delle gonadi diverse. Il d. stagionale è ben conosciuto in molti Mammiferi ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] risultati ottenuti dalla ricerca dopo Linneo non fecero che percorrere questa strada.
Verso una classificazione naturale del regno vegetale
Già a partire dal XVI sec. gli esploratori europei avevano cominciato a indagare con l'occhio del naturalista ...
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Ramo della biologia che studia gli organismi vegetali sotto tutti i punti di vista: struttura, funzioni, forme e comunità.
Origini, prime classificazioni, applicazioni
Origini. Benché l’interesse per [...] sec. portò all’avvento dell’embriologia sperimentale, della fisiologia generale e della genetica. La morfologia interna e la fisiologia vegetale si può dire si siano sviluppate nel 19° sec. e lo stesso è avvenuto per la conoscenza approfondita delle ...
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Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi – animali e vegetali – per conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali.
La moderna sistematizzazione [...] oppure di promuovere e controllare la produzione e gli scambi di energia e di lavoro con l’esterno.
F. vegetale
La f. vegetale studia i processi vitali, o funzioni, che si svolgono nelle piante, considerandoli dal punto di vista sia energetico, cioè ...
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In botanica, in passato, qualsiasi medicamento di origine vegetale. Oggi indica sia gli antiparassitari (pesticidi) usati per la protezione delle colture vegetali sia, in senso più generale, le sostanze [...] di amplificazione (che possono essere correlati).
Per alcuni f. si conoscono le trasformazioni subite a opera del metabolismo vegetale, che possono dividersi in due classi: attivazione e detossificazione, a seconda che portino a prodotti più o meno ...
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Deposito di cera alla superficie di un organo vegetale che ne risulta coperto come da un velo; per es., su frutti carnosi, come susine, uva. ...
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vegetale1
vegetale1 agg. [dal lat. mediev. vegetalis, der. di vegetare «vegetare»]. – 1. Dei vegetali, che concerne i vegetali: regno v., uno dei due raggruppamenti in cui nel passato venivano suddivisi gli esseri viventi; comprendeva i vegetali...
vegetale2
vegetale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Organismo che si differenzia dagli animali per un insieme di caratteri, tra cui l’autotrofismo, la mancanza di mobilità e di capacità di reagire agli stimoli esterni, la crescita illimitata...