Modificazione della forma e della struttura di un organo di una pianta determinata da un organismo vegetale ( fitomorfosi) o animale ( zoomorfosi), sotto lo stimolo del parassitismo o della simbiosi mutualistica: [...] per es., i cecidi o i funghi in simbiosi con alghe come avviene nel tallo dei licheni ...
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(o Orchidee) Famiglia di piante Monocotiledoni, ordine Asparagali, tra le più vaste del regno vegetale, comprende 700 generi con circa 22.000 specie, in prevalenza delle regioni calde e temperate (fig. [...] 1), e migliaia di ibridi naturali e specialmente artificiali (anche trigenerici).
Caratteri generali
Le O. sono caratterizzate da fiori zigomorfi, trimeri, omeoclamidi o eteroclamidi, col tepalo impari, ...
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In botanica, forma e dimensione particolare, priva di valore tassonomico, che può essere assunta da una specie vegetale in risposta a particolari fattori ambientali, per es. la statura nana e la forma [...] cespugliosa assunta da numerose specie arboree quando si trovano a vivere in alta quota ...
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Botanico (Stoccarda 1805 - Tubinga 1872), professore a Tubinga (dal 1835). Si occupò di istologia, anatomia e fisiologia vegetale. Studiò l'origine e la natura della membrana cellulare, lo sviluppo dei [...] vasi, l'origine e la funzione degli stomi. Introdusse in istologia il termine di protoplasma ...
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Botanico italiano (Chiavari 1833 - Napoli 1905); prof. di botanica nelle univ. di Genova, Bologna e Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1900). Il suo primo scritto sulla fecondazione delle Asclepiadee [...] rivela la fede che D. aveva nelle cause finali in natura, convincimento che sviluppò in Pensieri sulla biologia vegetale (1867), da lui definita lo studio delle relazioni, e dei conseguenti adattamenti morfologici e, più raramente, funzionali, degli ...
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Botanico (Breslavia 1839 - Berlino 1916). Assistente al museo agrario di Berlino, fu in seguito direttore della stazione di fisiologia vegetale di Proskau. Tra i suoi numerosi lavori (circa 300), importantissimi [...] sono quelli di patologia vegetale. S. fu tra i primi fitopatologi che estesero alle piante il concetto di resistenza e predisposizione alle malattie. Socio straniero dei Lincei (1903). ...
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Botanica
Abbozzo del germoglio (cioè l’asse caulinare) e dei fillomi da questo originati. L’embrione vegetale ha al suo apice una gemma, dalla quale si svilupperà il fusto della pianta; sia il fusto sia [...] asessuale per gemmazione, ovvero il processo di riproduzione agamica o asessuale che si riscontra sia negli organismi vegetali sia negli animali. Nei Protozoi e nei Saccaromiceti il nucleo si porta in una protuberanza della cellula dividendosi ...
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Complesso delle specie vegetali, spontanee o inselvatichite, che vivono in un dato territorio. La complessità del mondo vegetale e i limiti umani fanno sì che i ricercatori circoscrivano i loro studi a [...] gruppi limitati di piante; per questo motivo si è soliti parlare, per es., di f. lichenica (composta da tutte le specie di licheni che crescono in un dato territorio), di f. briofitica (relativa ai musci), ...
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Botanico (Berlino 1879 - Trogen, Svizzera, 1957); prof. di botanica al politecnico di Dresda. Pubblicò importanti contributi all'anatomia vegetale, allo studio delle fibre vegetali e delle gomme, alla [...] fisiologia ed ecologia dei licheni, e varî studî su problemi di botanica applicata ...
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vegetale1
vegetale1 agg. [dal lat. mediev. vegetalis, der. di vegetare «vegetare»]. – 1. Dei vegetali, che concerne i vegetali: regno v., uno dei due raggruppamenti in cui nel passato venivano suddivisi gli esseri viventi; comprendeva i vegetali...
vegetale2
vegetale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Organismo che si differenzia dagli animali per un insieme di caratteri, tra cui l’autotrofismo, la mancanza di mobilità e di capacità di reagire agli stimoli esterni, la crescita illimitata...