L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] il sognatore d'Alembert è tormentato dalla fluidità e dalla mancanza di delimitazioni precise esistenti in Natura fra animali e vegetali, fra vegetali e minerali e fra il normale e il mostruoso. Nel 1785, Kant appare convinto del fatto che "in tutta ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] Théorie élémentaire de la botanique (1813) un'opera pionieristica nel campo della teoria della metamorfosi e con la Organographie végétale (1827) riaccese l'interesse di Goethe per gli studi di botanica. Seguendo l'esempio di Goethe, Alexander Braun ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] ) sia con il microscopio (anatomia microscopica). L’istologia e la citologia studiano i tessuti e le cellule animali e vegetali. Quando la m. si occupa del succedersi ed evolversi della forma durante lo sviluppo embrionale, si chiama embriologia; la ...
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Associazioni biologiche
Valerio Giacomini
di Valerio Giacomini
Associazioni biologiche
sommario: 1. Generalità e definizioni: a) il concetto di individuo; b) l'individualità cellulare; c) l'individualità [...] lavoro (tali le ben note colonie eteromorfe dei Sifonofori).
È significativo che organismi come questi fossero tempo addietro confusi coi vegetali, da cui il vecchio nome di zoofiti. Ha perdurato a lungo, del resto, un'analogia fra colonie di polipi ...
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TESSILI La situazione politica ed economica mondiale, che ha determinato in molti paesi un accentuato movimento per l'autarchia economica, ha avuto particolari ripercussioni, negli ultimi anni, nel campo [...] la determinazione quantitativa del fiocco raion o del raion (escluso l'acetato) in miscela col cotone o con altre fibre vegetali non lignificate, e quelli per la determinazione quantitativa del lanital in miscela con la lana. Per la prima si utilizza ...
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THIMANN, Kenneth Vivian
Luciana Fratini
Biologo americano, nato ad Ashford, Kent, il 5 agosto 1904; conseguì il Ph. D. in biochimica presso lo Imperial College di Londra (1928) e nel 1930 si trasferì [...] , e socio straniero dell'Accademia nazionale dei Lincei dal 1960. Ha eseguito ricerche in fisiologia e biochimica vegetale; particolarmente importanti quelle per ottenere l'isolamento e la purificazione dell'ormone della crescita delle piante, l ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] la capacità di resistere a forti oscillazioni della concentrazione del succo cellulare, sono proprietà peculiari della cellula vegetale e ne caratterizzano la adattabilità a condizioni estreme. In piante esposte a venti marini si possono raggiungere ...
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Gruppo di enzimi che catalizzano l’ossidazione della sostanza fotogena luciferina, permettendo l’emissione di luce da parte di numerosi organismi viventi. Nei diversi animali luminescenti esistono luciferine [...] azione della l. (p. m. circa 100.000) varia a seconda che essa appartenga a un organismo eucariota (animale o vegetale) o procariota (batteri). Nella lucciola, la reazione attraverso la quale la l. ossida la luciferina a ossiluciferina avviene in due ...
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In ecologia, lo stadio finale stabilizzato di una successione (➔) ecologica. In un ecosistema in sviluppo si rilevano processi di modificazione della struttura e della costituzione della comunità biotica, [...] delle successioni ecologiche, in assenza di perturbazioni esterne. Le comunità dette di c. sono denominate in base all’associazione vegetale che le caratterizza: Quercetum, Fagetum ecc. Il disclimax è una condizione di c. di disturbo mantenuto da ...
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(o sevo) Grasso che riveste le regioni sottocutanee addominali e diversi organi interni del bue; in senso più ampio indica il grasso dei bovini, equini e ovini. Con lo stesso nome si indicano anche grassi [...] per la fabbricazione della margarina, dell’oleomargarina, delle candele, del sapone, della glicerina e degli acidi grassi. S. vegetale Grasso dei semi di Sapium sebiferum che, racchiusa nel guscio, contengono una mandorla ricca di olio. S. del Borneo ...
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vegetale1
vegetale1 agg. [dal lat. mediev. vegetalis, der. di vegetare «vegetare»]. – 1. Dei vegetali, che concerne i vegetali: regno v., uno dei due raggruppamenti in cui nel passato venivano suddivisi gli esseri viventi; comprendeva i vegetali...
vegetale2
vegetale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Organismo che si differenzia dagli animali per un insieme di caratteri, tra cui l’autotrofismo, la mancanza di mobilità e di capacità di reagire agli stimoli esterni, la crescita illimitata...