Fitopatologo italiano (Torino 1895 - Roma 1964), dal 1938 prof. di patologia vegetale nell'univ. di Firenze, dal 1948 direttore della Stazione di patologia vegetale di Roma. Ha compiuto interessanti ricerche, [...] in partic. sulla biologia delle ruggini dei cereali, sulla genetica di queste e di altri miceti patogeni, sulle malattie dovute a cause edafiche e meteoriche; si è occupato anche di floristica fanerogamica ...
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Botanico italiano (L'Aquila 1890 - Roma 1967). Dal 1927 prof. di patologia vegetale nell'univ. di Perugia e dal 1945 di botanica nell'univ. di Roma. Deputato alla Costituente (1946) e nella I e III legislatura. [...] , e di un laboratorio di altitudine. Le sue ricerche riguardano problemi di fisiologia vegetale pura e applicata e in particolare l'azione dei raggi X e γ sui tessuti vegetali e l'azione a distanza di sali di metalli pesanti sul metabolismo e sullo ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] quanto riguarda i tempi, va tenuto presente che il processo di domesticazione è il risultato di una stretta interazione tra uomo e vegetali: quanto più lungo è il periodo nel quale ciò è avvenuto tanto più è probabile il successo. Da questo punto di ...
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Chimica
Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene bruciando una sostanza organica, vegetale, animale, fossile. La composizione delle c. dipende in larga misura dalla natura del materiale da cui [...] meno la corteccia, che non il legno; povere di c. sono in generale le frutta, i tuberi e i bulbi. Le c. dei vegetali si usano come fertilizzanti e correttivi dei terreni; si usavano in passato per fare il bucato grazie al loro contenuto in carbonato ...
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Botanico tedesco (Stralsunda 1817 - Berlino 1908). Prof. nel laboratorio di fisiologia vegetale di Vienna. Opere: Die Vegetationsorgane der Palmen (1847); Flora Columbiae (2 voll., 1867-69). ...
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Deviazione della morfologia esterna o della struttura anatomica di un organo vegetale, determinata da stimoli chimici (concentrazione di composti o di elementi chimici vari). Ne sono esempi le forme nane [...] di piante cresciute in terreni con pochi sali nutritivi; il ritardato accrescimento del fusto e della radice di piantine germinate dovuto a piccole concentrazioni di etilene ...
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canneté Nella produzione dei mobili, intreccio di sottili strisce di fibra vegetale (di solito palma) con cui si forma il fondo di alcuni tipi di sedie e poltroncine, lo schienale di leggeri divani ecc., [...] più spesso detto paglia di Vienna o viennese.
Tessuto a sottili costine a rilievo, fabbricato anche in nastro ...
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Botanico francese (Loos-lès-Lille 1879 - Parigi 1944); prof. di anatomia vegetale al Muséum di Parigi, si occupò specialmente della morfologia e anatomia comparata delle piante fossili, in primo luogo [...] delle Pteridofite, nello studio delle quali introdusse il concetto del filloforo; utilizzando i dati anatomici, recò notevoli contributi alla filogenesi dei vegetali. ...
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Botanico (Parigi 1700 - ivi 1782). Studiò problemi di fisiologia e patologia vegetale. Va ricordato anche per gli studî sulla conservazione del legno e per essere stato il primo a distinguere la soda dalla [...] potassa. Si occupò anche di problemi relativi all'agricoltura (Éléments d'agriculture, 1754-1779) ...
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vegetale1
vegetale1 agg. [dal lat. mediev. vegetalis, der. di vegetare «vegetare»]. – 1. Dei vegetali, che concerne i vegetali: regno v., uno dei due raggruppamenti in cui nel passato venivano suddivisi gli esseri viventi; comprendeva i vegetali...
vegetale2
vegetale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Organismo che si differenzia dagli animali per un insieme di caratteri, tra cui l’autotrofismo, la mancanza di mobilità e di capacità di reagire agli stimoli esterni, la crescita illimitata...