Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] filosofica o metafisica delle Upaniṣad. Un aspetto fondamentale è la concezione del dharma, ritenuto in pratica sinonimo di riti vedici o di procedure di natura religiosa che richiedono purezza morale da parte dell’esecutore; le due scuole mettono in ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] che determina infine una sorta di rivoluzione ideologica: alla sua conclusione l'intera India sembra abbandonare gli ideali vedici di lunga vita e prosperità per adottare la dottrina della ricompensa delle azioni (karman), che comporta innumerevoli ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] fondamento emotivo, bensì unicamente l’intento umano di attuare una separazione tra s. e profano: gli Indiani vedici, come pure gli antichi Romani, costituivano i loro luoghi s. indipendentemente dall’ambiente naturale, mediante inaugurazione, e ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] Éris (la Contesa), Oizýs (l'Angoscia), le Moĩrai, Némesis, Apátē (la Frode), Philótēs (l'Amicizia), Gẽras (la Vecchiezza); il pantheon vedico ha Aditi (l'Infinità), che diverrà madre dei sette Āditya, tra i quali, accanto a numi come Varuṇa (il Cielo ...
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Buddhismo
Heinz Bechert
Introduzione
Il termine 'buddhismo' sta a indicare sinteticamente tutte le forme di religiosità che si richiamano in qualche modo all'autorità di Gautama Buddha. Come il cristianesimo, [...] I secolo a. C. i testi buddhisti - come già per molti secoli era accaduto per la maggior parte di quelli vedico-brahmanici - furono oggetto di trasmissione prevalentemente orale: la conservazione mnemonica dei testi sacri per la posterità era uno dei ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
vaisya
vaiśya 〈vàišia〉 s. e agg., sanscr. (propr. «contadino, lavoratore»), usato in ital. come s. m., invar. – Appartenente a una delle quattro caste tradizionali dell’India antica e cioè, secondo l’ordine sempre osservato, la terza casta...