Scienza indiana. I professionisti della scienza e la loro formazione
David Pingree
I professionisti della scienza e la loro formazione
Il sistema castale
L'organizzazione indiana della società in caste, [...] . Tale pratica educativa risale alle fasi più antiche della società aria; ne è prova l'esistenza delle Saṃhitā ('raccolte') vediche (alcune parti del Ṛgveda sono attribuibili alla metà del secondo millennio a.C.), dei Brāhmaṇa, degli Āraṇyaka e delle ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
La vasta distesa del Subcontinente indiano, [...] con i tipi fisici della necropoli B di Siyalk. Sfuggono alle indagini archeologiche le pratiche funerarie di stretta osservanza vedica, che, a parte poche eccezioni, prevedono la cremazione e la dispersione di ceneri e resti ossei in corsi d ...
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Scienza indiana: periodo classico. Agricoltura e botanica
Rahul Peter Das
Gyula Wojtilla
Agricoltura e botanica
Agricoltura
di Rahul Peter Das, Gyula Wojtilla
Nell'India classica si distingueva l'agricoltura [...] frutta e alberi, che ci sono noti sia dai resti materiali sia dalle raffigurazioni sui sigilli.
Le conoscenze botaniche dall'età vedica alla fine del I millennio a.C.
Gli inizi della scienza botanica si possono individuare nel Ṛgveda (Veda degli inni ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] fondamento emotivo, bensì unicamente l’intento umano di attuare una separazione tra s. e profano: gli Indiani vedici, come pure gli antichi Romani, costituivano i loro luoghi s. indipendentemente dall’ambiente naturale, mediante inaugurazione, e ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] un'unica forma comune, dyau pitar, che letteralmente significa 'Padre Cielo'. Migliaia di anni prima di Omero e dei poeti vedici, scrive Müller, i progenitori della stirpe aria invocavano un Essere invisibile con un unico e medesimo nome, il nome più ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
Un quadro esauriente dell'evoluzione delle pratiche [...] , cultuale (come proverebbe la presenza di un altare e di altre consistenti tracce di rituali incentrati sul fuoco) agli Arii vedici. In epoca storica, ossia tra il periodo achemenide (V sec. a.C. ca.) e la vigilia della conquista araba (VII ...
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Matematica
Ana Millán Gasca
(XXII, p. 257; App. II, ii, p. 276; III, ii, p. 44; IV, ii, p. 414)
Nella voce matematica pubblicata nel vol. XXII della Enciclopedia Italiana, l'etimologia greca della parola [...] sulla m. in India, ove esisteva una tradizione essenzialmente indipendente che era iniziata nel primo millennio a.C. con i testi vedici per la preparazione degli altari, i Śulbasūtras; d'altra parte, la m. araba è erede sia della tradizione greca che ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] norma dati alle fiamme e spoliati alla conclusione del rito. Restano dunque dubbi i pretesi riconoscimenti archeologici di altari vedici, come ad esempio lo śyenaciti (o "altare dello sparviero", così detto per la sua forma particolare, su cui si ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] divenne così appannaggio della casta superiore, i brahmani, i quali si attribuirono anche il monopolio dello studio dei testi vedici e della celebrazione dei riti sacrificali solenni. In tal senso l'esistenza di un testo sacro, controllato da un ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Subcontinente indiano
Massimo Vidale
Ciro Lo Muzio
Dalle prime comunità stanziali al fenomeno urbano
di Massimo Vidale
I processi formativi delle prime comunità [...] , così mal compresa, che l'archeologia di campo comincia ad essere integrata dalle informazioni dei testi scritti; i testi vedici più tardi, il cui scenario si è spostato dal Panjab alla piana gangetica, infatti, sembrano essere stati composti tra ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
vaisya
vaiśya 〈vàišia〉 s. e agg., sanscr. (propr. «contadino, lavoratore»), usato in ital. come s. m., invar. – Appartenente a una delle quattro caste tradizionali dell’India antica e cioè, secondo l’ordine sempre osservato, la terza casta...