Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] fondamento emotivo, bensì unicamente l’intento umano di attuare una separazione tra s. e profano: gli Indiani vedici, come pure gli antichi Romani, costituivano i loro luoghi s. indipendentemente dall’ambiente naturale, mediante inaugurazione, e ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] un'unica forma comune, dyau pitar, che letteralmente significa 'Padre Cielo'. Migliaia di anni prima di Omero e dei poeti vedici, scrive Müller, i progenitori della stirpe aria invocavano un Essere invisibile con un unico e medesimo nome, il nome più ...
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Vedanta
Vedānta
Denonimazione comune a varie correnti filosofiche (➔ anche Śaṅkara; Madhva; Rāmānuja; Vedānta Deśika) che si richiamano esplicitamente alle Upaniṣad, di cui sistematizzano in vari modi [...] ed eterna. Dio è percepibile direttamente ai devoti che meditino intensamente su di lui in accordo con i testi vedici (➔ Rāmānuja). Sul piano etico, Nimbārka sostiene che la liberazione (mokṣa) sia possibile anche senza rinunciare al mondo, purché ...
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materialismo indiano
Insieme di scuole e correnti filosofiche indiane che sostengono tesi in radicale contrasto con le linee guida della filosofia fiorita in India. La loro presenza è attestata già nei [...] ) e l’unica liberazione la morte. Parimenti attestate sono posizioni di aperta rottura con l’ordine brahmanico costituito, in partic. in riferimento ai sacrifici vedici, considerati utili solo ad assicurare un’entrata per la classe sacerdotale. ...
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POLITEISMO (dal gr. πολύς "molto" e ϑεός "dio")
Raffaele PETTAZZONI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
È quella forma di religione che è caratterizzata dalla credenza e adorazione di più divinità, in [...] o temporalesco: Anu ("il Cielo") nella religione babilonese, Tesup nella religione degli Hurriti (e Hittiti), Varuna nella religione vedica (subentrato a Dyaus "il Cielo"), il "dio della vòlta celeste" (Erod., I, 131) nella religione dei Persiani ...
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SĀṂKHYA
Ambrogio Ballini
KHYA Uno dei sei sistemi filosofici ortodossi dell'India brahmanica (rispettivamente tre, giacché ciascuno di essi trova integrazione in un altro: v. mīmāmsā). È così denominato, [...] abbia raggiunta la vera conoscenza della distinzione tra anima e materia (conoscenza che non producono né gli antichi sacrifici vedici, né le opere buone - cagione pur essi di rinnovamento dell'esistenza -, ma solo l'interno lavoro psichico, la ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] Éris (la Contesa), Oizýs (l'Angoscia), le Moĩrai, Némesis, Apátē (la Frode), Philótēs (l'Amicizia), Gẽras (la Vecchiezza); il pantheon vedico ha Aditi (l'Infinità), che diverrà madre dei sette Āditya, tra i quali, accanto a numi come Varuṇa (il Cielo ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] e ai Veda. Lo studio della grammatica serve a preservare i Veda e modificare in maniera appropriata i mantra ('formule sacre') vedici utilizzati nei diversi contesti rituali; la tradizione esige che i brahmani studino e conoscano i Veda, il che non è ...
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Vedi INDIANA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
INDIANA, Arte (v. vol. IV, p. 135)
M. Taddei
Non v'è forse nulla di più sfuggente, nella storia dell'arte dell'India, che la definizione della sua stessa origine: [...] the Indus Civilization, in JRAS, 1984, 1, pp. 77-89; A. Parpola, The Harappan 'Priest-King's' Robe and the Vedic Tarpya Garment: Their Interrelation and Symbolism (Astral and Procreative), in J. Schotsmans, M. Taddei (ed.), SAA 1983, I, Napoli 1985 ...
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Nyaya
Nyāya
Termine sanscr. usato in varie accezioni, tra cui «pensiero metodico», «legge razionale», «argomento sistematico», e che indica il sistema filosofico fondato sul Nyāyasūtra («Gli aforismi [...] di un rapporto fisso tra significante e significato, il N. ritiene che i significati degli enunciati, inclusi quelli vedici, siano governati da convenzioni linguistiche create da Dio. Tali convenzioni vengono tramandate da parlanti esperti, i quali ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
vaisya
vaiśya 〈vàišia〉 s. e agg., sanscr. (propr. «contadino, lavoratore»), usato in ital. come s. m., invar. – Appartenente a una delle quattro caste tradizionali dell’India antica e cioè, secondo l’ordine sempre osservato, la terza casta...