Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] , la terapia può configurarsi sia come una preghiera sia come un esorcismo che scaccia i demoni dal corpo malato.
La medicina vedica, quindi, ha sempre un carattere morale, perché la malattia è uno fra i sintomi della disarmonia con l'ordine cosmico ...
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brahmacārin Nell’induismo, coloro che trascorrono, presso un maestro (guru) della casta dei brahmani, l’alunnato, il primo dei quattro periodi (āśrama) nei quali si distribuisce la vita degli appartenenti [...] questo periodo, variabile a seconda della casta di appartenenza, il che comporta un maggiore o minore approfondimento dei testi sacri vedici, il b. è tenuto alla castità, all’obbedienza assoluta al guru, e a tutto un insieme di obblighi ben definiti ...
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. Gli Āraṇyaka o "libri anacoretici" (circa sec. VIII-VI a. C.) sono opera di asceti che nella "selva solitaria" (āraṇya) sostituivano al culto esteriore delle cerimonie sacrificali il culto interiore [...] e le Upaniṣat, rispecchiano i primordî della speculazione indiana e appartengono alla rivelazione (śruti) come gli altri testi vedici.
Bibl.: P. Deussen, Allg. Gesch. der Philosophie, I, ii, p. 4 segg.; Winternitz, Gesch. der indischen Literatur, I ...
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OLDENBERG, Hermann
Ambrogio Ballini
Indianista, nato ad Amburgo il 31 ottobre 1854, morto il 25 marzo 1920 a Gottinga, nella cui università era professore ordinario di sanscrito, giuntovi dopo avere [...] per ambiti profondamente diversi di essa, lasciando in ognuno tracce di rara dottrina e di profondo acume.
Gli studî vedici lo occuparono, quasi senza interruzione, dal 1880 al 1918. Fra i numerosi suoi scritti concernenti la metrica, la fonetica ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] filosofica o metafisica delle Upaniṣad. Un aspetto fondamentale è la concezione del dharma, ritenuto in pratica sinonimo di riti vedici o di procedure di natura religiosa che richiedono purezza morale da parte dell’esecutore; le due scuole mettono in ...
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Indianista, nato a Bielitz (Slesia austriaca) il 23 febbraio 1855. Nel 1867 passò negli Stati Uniti d'America, ove compì nel 1877 i suoi studî universitarî nella Farman University di Greenville (South [...] nella Hopkins University di Baltimora.
Il B. diede i frutti maggiori della sua grande operosità nell'ambito degli studî vedici, nei quali considerò particolarmente l'Atharvaveda con traduzione di parte di esso (Sacred Books of the East, XLII), con ...
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brahman
Termine sanscr. usato nella filosofia indiana solo al singolare per indicare l’unica realtà che pervade o trascende – a seconda delle scuole – il mondo fenomenico (in questo secondo caso considerato [...] i versi (mantra) del Ṛgveda, concepiti come carichi di energia sacrale e capaci di rendere efficace il sacrificio. Nei testi tardo vedici (Brāhmaṇa e Āraṇyaka) il termine è usato per la prima volta per indicare la forza suprema al di sopra degli dei ...
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Indianista, nato a Vimy (Pas-de-Calais) il 31 aprile 1838, morto nel 1888 per una caduta presso la Grave nelle Alpi. La sua attività si manifestò dapprima specialmente nel campo degli studî glottologici. [...] 4° volume, di indice, fu compilato da M. Bloomfield), la quale doveva segnare una rivoluzione vera e propria nell'ambito degli studî vedici, come quella che avrebbe gettato le basi di nuovi criterî, atti ad avvicinare di molto l'età del Veda, e a far ...
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Brahmasutra
Brahmasūtra
Testo in aforismi (sūtra) riconosciuto come fondante dalle scuole del Vedānta, tradizionalmente attribuito a Bādarāyaṇa. Assieme a Bhagavadgītā e Bhāgavatapurāṇa costituisce [...] soprattutto sulla porzione ritualistica del Veda, mentre il B. avrebbe approfondito l’analisi delle Upaniṣad, ossia dei testi vedici in cui il rituale è interiorizzato e utilizzato come chiave analogica per speculazioni metafisiche su brahman e ātman ...
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INDO, Civiltà dello (v. vol. I, p. 713, s.v. Asia, Civiltà antiche della; vol. IV, p. 135, s.v. Indiana, Arte)
M. Vidale
) Civiltà urbana dell'Età del Bronzo, che prende il nome dal sistema geografico [...] India.
In precedenza, le sole informazioni sulla preistoria e sulla protostoria del subcontinente indiano erano rappresentate dai testi vedici, i più antichi dei quali vengono convenzionalmente attribuiti alla metà del II millennio a.C. (pur essendo ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
vaisya
vaiśya 〈vàišia〉 s. e agg., sanscr. (propr. «contadino, lavoratore»), usato in ital. come s. m., invar. – Appartenente a una delle quattro caste tradizionali dell’India antica e cioè, secondo l’ordine sempre osservato, la terza casta...