Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] filosofica o metafisica delle Upaniṣad. Un aspetto fondamentale è la concezione del dharma, ritenuto in pratica sinonimo di riti vedici o di procedure di natura religiosa che richiedono purezza morale da parte dell’esecutore; le due scuole mettono in ...
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Eunuco
Franco Cardini
Il termine eunuco, che letteralmente significa "custode del letto" (dal greco εὐνή, "letto", ed ἔχω, nel senso di "custodire"), indica un uomo privo delle facoltà virili per difetto [...] noi noto è legato alla leggenda di Cibele, che ha probabilmente origini anatoliche e pare in relazione con tradizioni indiane, vediche o postvediche. La Magna Mater Cibele amava il giovane pastore Attis, che fece gran sacerdote del suo tempio; Attis ...
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yoga
Insieme di tecniche di regolazione della mente e del corpo che, in forme anche molto diverse tra loro, ha interessato varie tradizioni del pensiero indiano. La parola viene da yuj, antica radice [...] che significa «aggiogare», «mettere sotto controllo». Al tempo stesso nella parola c’è anche il significato di «legame», «unione».
La tradizione vedica
I testi più antichi dove si trova una trattazione ampia dello y. sono le Upanisad (8°-6° sec. a.C ...
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Indianista e glottologo (Northampton, Mass., 1827 - New Haven 1894), si formò in Germania alla scuola di F. A. Weber e di R. Roth; ritornato in patria, tenne per lunghi anni nello Yale College di New Haven [...] poi (1869) di glottologia. Socio straniero dei Lincei (1883). Tra i suoi lavori, che riguardano principalmente la letteratura vedica e l'indagine linguistica, emergono l'edizione dell'Atharvaveda (1856) che fu curata in collaborazione con R. Roth, e ...
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ŚAṄKARĀCĀRYA ("Il maestro Śaṅkara")
Ambrogio Ballini
Uno dei più grandi pensatori indiani, nato nel 788, morto nell'820 d. C. Principale assertore del monismo idealistico assoluto (kevalādvaita), combatté [...] del buddhismo nell'India, facendo trionfare la dottrina ortodossa unitaria (advaita "non dualismo") delle Upaniṣad (v. india: Letteratura vedica). La breve vita di S., la cui santità fu pari alla grande sapienza, venne circonfusa ben presto di ...
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MĀTṚKĀ
A. Grossato
Il culto delle «madri» (mātṛkā) è diffuso su tutta l'estensione geografica che l'induismo ha raggiunto nel corso della sua espansione. Nelle sue molteplici e indefinite forme, esso [...] secondo una struttura, a un tempo concettuale e iconografica, coerente e inconfondibile. Alla sua base è infatti la nozione già vedica della potenza di manifestazione inerente a ogni aspetto della divinità, nozione che non cesserà di avere sviluppi e ...
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Il complesso di norme che regola lo svolgimento di un’azione sacrale, le cerimonie di un culto religioso. Suo connotato essenziale è l’imprescindibilità da un ordinamento preesistente alle singole azioni [...] non riti.
Caratteri generali
Etimologicamente il termine r. discende dal sanscr. r̥tà-, che è concetto fondamentale della religione vedica, significando l’ordine cui devono conformarsi sia il cosmo sia la società sia l’individuo; a esso si conforma ...
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Arya samaj
Società fondata nel 1875 a Rajkot (oggi in Gujarat) da Swami Dayananda Saraswati allo scopo di ricondurre l’induismo contemporaneo all’osservanza dei Veda in quanto ricettacolo infallibile [...] da precedenti movimenti di riforma socio-religiosa, come il Brahmo samaj, per il fatto di considerare la religione vedica come universale e superiore a tutte le altre, nonché per lo spiccato atteggiamento antimusulmano e anticristiano. Alla condanna ...
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vedico, periodo
Epoca della storia indiana, durante la quale furono compilati i Veda, testi sacri delle popolazioni arya. La più antica produzione letteraria del periodo v. si fa iniziare alla fine del [...] rituali, e in altre (le Upanisad), che indagano in modo magistrale il mistero del mondo e dell’aldilà. La cultura vedica, affermatasi inizialmente nella parte nord e nord-ovest del subcontinente indiano, si espanse nella piana gangetica dove, nel cd ...
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KERBAKER, Michele
Ambrogio BALLINI
Indianista, glottologo e letterato, nato a Torino il 10 settembre 1835, morto a Napoli il 20 settembre 1914. Laureatosi ivi in lettere nel 1857, dopo alcuni anni d'insegnamento [...] dionisiaco, ivi 1905; Sommario del Mahabharata, coordinato alla traduzione di luoghi scelti del poema. ivi 1904). Di numerosi inni vedici e dei più celebri episodi del Mahābhārata (v.) e di due del Rāmāyana (v.) egli diede, inoltre, versioni poetiche ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
visnuismo
visnüismo (o vishnüismo) s. m. [dal nome di Visnù (sanscr. e pers. Viṣṇu), divinità indiana dell’antica religione vedica]. – Una delle sètte fondamentali dell’induismo, la quale venera in Visnù il dio supremo, benevolo e misericordioso,...