INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] di 5 e più generalmente di 8, 11, 12 sillabe, con tendenza quantitativa che verrà sempre più affermandosi nel più tardo periodo vedico (per quelli di 8 a un'uscita digiambica e per quelli di 11 e 12 a un'uscita ditrocaica) sono raggruppati in strofe ...
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WEBER, Friedrich Albrecht
Ambrogio Ballini
Indologo, tra i più illustri e fecondi del sec. XIX, nato a Breslavia il 17 febbraio 1825, morto a Berlino il 30 novembre 1901. Letteratura vedica nelle sue [...] di recensioni, ricche pur esse di nuovi contributi, apparse fra il 1869 e il 1879 in opere concernenti letteratura vedica, sanscrita, pracrita, filosofia, diritto, geografia, scienze. Spetta pure al W. il grande merito di avere aperta sicuramente la ...
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Indianista statunitense (Bielitz, Slesia austriaca, 1855 - San Francisco 1928), prof. di sanscrito e di grammatica comparata nell'univ. di Baltimora. Si dedicò specialmente agli studî vedici: ha dato opere [...] fondamentali sull'Atharvaveda (1899-1901), sulla storia della religione vedica (The religion of the Veda, 1906-07). È autore fra l'altro di un dizionario di concordanze vediche (A vedic concordance, 1906). ...
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Indianista e letterato italiano (Torino 1840 - Roma 1913). Insegnò sanscrito e glottologia a Firenze dal 1863 al 1890, e letteratura italiana, oltre che sanscrito, a Roma dal 1890 al 1908. In indologia [...] ha lasciato parecchi studî sulla religione vedica (1874), una Storia dei viaggiatori italiani nelle Indie (1875) e ricerche sui cultori italiani e stranieri degli studî orientali. Nel campo della letteratura si occupò soprattutto del Manzoni, e ...
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SATĪ (in grafia inglese suttee)
Luigi Suali
Vocabolo indiano, che significa "la buona, la fedele (moglie)" designa la vedova che si fa cremare insieme col marito, e quindi la cerimonia stessa della duplice [...] cremazione. L'uso non è documentato nella letteratura vedica, e pare fosse praticato in origine da famiglie di principi e di guerrieri. Solo tardi è accolto, e con riserve, nel costume e nel diritto brahmanici, senza avere tuttavia un valore assoluto ...
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Orientalista (Stoccarda 1821 - Tubinga 1895), prof. nell'univ. di Tubinga (1848); aveva studiato lingue orientali in quella università, dedicandosi poi più specialmente al sanscrito, da lui approfondito [...] durante successive permanenze a Parigi, Londra e Oxford. La sua produzione scientifica concerne quasi esclusivamente l'antica letteratura vedica e annovera opere importanti per l'esegesi del Ṛgveda e dell'Atharvaveda. ...
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Sanscritista e linguista (Pietroburgo 1815 - Lipsia 1904), discepolo a Berlino di F. Bopp, a Bonn di A. W. Schlegel e di Chr. Lassen; nel 1842, rientrato a Pietroburgo, fu nominato membro dell'Accademia [...] imperiale delle scienze; è autore, in collaborazione con R. Roth (per la parte vedica), del fondamentale Sanskrit-Wörterbuch (7 voll., 1853-1875), da cui ricavò, perfezionandolo, il Sanskrit-Wörterbuch in kürzerer Fassung (1879-89). L'indologia gli è ...
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Ḅrhaspāti (o Brahmaiaspāti) Divinità indiana, celebrata già nel Ṛgveda e la cui figura ebbe ulteriori sviluppi religiosi e filosofici. In origine è la personificazione della preghiera, chiamato «padre [...] creatrice e con il compito della tutela dei buoni. Più tardi, a cominciare dai testi sacri dell’antica letteratura vedica ( Brāhmaṇa), perde sempre più il carattere personale, per diventare il brahman, cioè il principio eterno di tutte le cose ...
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Upàniṣad Denominazione sanscrita generica («dottrina arcana o segreta») di una serie di testi filosofico-religiosi dell’India, i quali appartengono all’ultima fase del periodo vedico e rappresentano una [...] concernenti il problema della salvazione dal ciclo delle esistenze (saṃsāra), credenza questa che non compare nella prima concezione vedica ma soltanto più tardi. Con le U. il sacrificio materiale perde valore e significato perché l’eterno rinascere ...
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GELDNER, Karl Friedrich
Ambrogio Ballini
Indianista, nato a Saafeld (Sassonia Meinigen) il 17 dicembre 1852, morto il 5 febbraio 1929 a Marburgo, ove si trovava in qualità di professore ordinario di [...] da Berlino) sino dal 1907. L'operosità del G. fu soprattutto rivolta allo studio e all'illustrazione della letteratura vedica.
Suoi scritti principali in quest'ambito: Siebenzig Lieder des Rigveda übersetzt von K. G. und Adolf Kaegi. Mit Beiträgen ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
visnuismo
visnüismo (o vishnüismo) s. m. [dal nome di Visnù (sanscr. e pers. Viṣṇu), divinità indiana dell’antica religione vedica]. – Una delle sètte fondamentali dell’induismo, la quale venera in Visnù il dio supremo, benevolo e misericordioso,...