PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] Di tali raffigurazioni-poetiche si sono compiaciute la fantasia dei Celti e, anche con maggior precisione, la letteratura vedica. Le delizie del paradiso hanno infatti, in queste religioni, un carattere tutto sensibile, se non proprio sensuale: sono ...
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WINDISCH, Ernst
Vittore Pisani
Glottologo e indianista, nato a Dresda il 4 settembre 1844, morto ivi il 30 ottobre 1918: fu professore nelle università di Heidelberg, Strasburgo e Lipsia.
Tra i suoi [...] Drama; nel 1883 il W. pubblicò Zwölf Hymnen des Rigveda mit Sāyaṇas Kommentar, avviando la riabilitazione dell'esegesi vedica indigena. Si volse indi al buddhismo pubblicando l'Itivuttaka (1889) e con alcune monografie: Mara und Buddha (1895 ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] , la terapia può configurarsi sia come una preghiera sia come un esorcismo che scaccia i demoni dal corpo malato.
La medicina vedica, quindi, ha sempre un carattere morale, perché la malattia è uno fra i sintomi della disarmonia con l'ordine cosmico ...
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PULLE, Francesco Lorenzo
Carmela Mastrangelo
PULLÉ, Francesco Lorenzo. – Terzo dei nove figli di Carlo Augusto Dionigi e di Virginia Ricci, nacque a Modena il 17 maggio 1850.
Il padre, ufficiale delle [...] stampe una versione dell’Inno dell’Atharvaveda a Prthivī (Firenze 1875), alla quale fecero seguito la Crestomazia sanscrita e vedica compilata per lo Studio di Padova (Padova 1878) e un manuale di Grammatica sanscrita (Torino 1883). Dopo una breve ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] sur le Yaçna, l'un des livres religieux des Parses, Parigi 1833-35), ha molti punti di contatto con l'esegesi vedica. Infatti i due indirizzi che si sono affermati sono quello che vuol tenere il massimo conto della tradizione esegetica medievale ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] considerata la sua più completa e meditata, lo vede impegnato in un riesame di testi già noti della tradizione vedica e upanishadica, tale da consentire il recupero dei percorsi di "un pensiero dinamico che vietò alla casta sacerdotale di irrigidire ...
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ALBERO DEL MONDO
A. Grossato
India. L'a., pur essendo fra і simboli letterariamente più frequenti e importanti dell'induismo, è assai di rado rappresentato in modo esplicito nelle sue arti figurative. [...] , Parigi 1939; N. Chaudhuri, A Prehistoric Tree Cult, in Indian Historical Quarterly, XIX, 4, 1943, pp. 318-329; J. P. Majumdar, Vedic Plants, in B.C. Law Volume, I, Calcutta 1945, pp. 645-669; S.C. Mitra, Plant Myths, in Quarterly Journal of Mythic ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] sostrato della credenza nell’i. che si riscontra, nelle forme più diverse, nelle religioni dottrinarie.
In India, nella fase vedica della religione, l’i. è riservata esclusivamente agli dei, benché non manchi un regno paradisiaco dei morti, sotto il ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] mondo, e opinano che, dato il carattere arcaico della lingua gāthica per il quale essa si pone sullo stesso piano della lingua vedica, si debba far risalire la vita di Zarathustra e l'origine delle Gāthā circa al 1000 a. C. Un argomento di qualche ...
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Prabhakara Misra (detto Guru)
Prabhākara Miśra
(detto Guru) Filosofo ed esegeta indiano (forse 6°-7° sec.).
Problemi di datazione
Esponente della Mīmāṃsā (➔), P. è considerato il fondatore della corrente [...] linguistica occidentale). Le frasi apparentemente descrittive possono essere intese solo come sussidiarie di frasi prescrittive. In ambito vedico ciò si accorda bene al principio esegetico della Mīmāṃsā per cui solo le prescrizioni (vidhi) hanno un ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
visnuismo
visnüismo (o vishnüismo) s. m. [dal nome di Visnù (sanscr. e pers. Viṣṇu), divinità indiana dell’antica religione vedica]. – Una delle sètte fondamentali dell’induismo, la quale venera in Visnù il dio supremo, benevolo e misericordioso,...