Vedi INDIANA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
INDIANA, Arte (v. vol. IV, p. 135)
M. Taddei
Non v'è forse nulla di più sfuggente, nella storia dell'arte dell'India, che la definizione della sua stessa origine: [...] the Indus Civilization, in JRAS, 1984, 1, pp. 77-89; A. Parpola, The Harappan 'Priest-King's' Robe and the Vedic Tarpya Garment: Their Interrelation and Symbolism (Astral and Procreative), in J. Schotsmans, M. Taddei (ed.), SAA 1983, I, Napoli 1985 ...
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INDUISMO (XIX, p. 147)
Oscar Botto
Nel mondo contemporaneo, l'immensa congerie di dottrine e tradizioni che si raggruppano sotto la designazione comprensiva di "Induismo" è sottoposta alle sollecitazioni [...] anche gravi - specialmente nei confronti della vita religiosa dei grandi centri templari e delle scuole d'ispirazione vedica, che operano fra difficoltà sempre crescenti. L'ortodossia Smārta (da Smṛti = tradizione) è rappresentata ancor oggi dai ...
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liturgia
Forma pubblica e collettiva del culto di una religione, e l’ordinamento che la regola. A differenza della religiosità individuale, quella collettiva ha bisogno di forme fisse di espressione; [...] della recitazione di miti. Non molte l. delle religioni antiche ci sono giunte integralmente: ma la letteratura rituale vedica e soprattutto brahmanica in India, le raffigurazioni, con commenti scritti, dei templi e delle tombe dell’Egitto antico ...
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Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della lunghezza, che piantato in terra per un estremo serve di sostegno a piante, per fare recinzioni, palizzate ecc.
Per quanto riguarda [...] dal mondo umano, il p. appare come espressione del collegamento con il mondo divino: così il p. sacrificale nell’India vedica. Si ritiene che certi tipi di monumenti in pietra (i betili dell’antico mondo mediterraneo) siano subentrati a un più ...
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QUANTITÀ
Giacomo DEVOTO
. Fonetica. - Durata di un suono, in particolar modo delle vocali, inquadrabile in un sistema di almeno due grandezze diverse e quindi suscettibile di dare origine al ritmo (v.).
Qualunque [...] lingue dove l'accento (v.) si manifesta in modo da non contrastare il normale succedersi delle varie forme di quantità.
Varietà classiche della quantità sono la lunga - e la breve ⌣ Una iperlunga compare talvolta nell'antica versificazione vedica. ...
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Zoologia
Il maschio adulto dei polli (➔ pollo) domestici e di altri Uccelli Galliformi, appartenenti al genere Gallus (➔). Differisce dalla gallina per vari caratteri sessuali secondari: piumaggio vivamente [...] il sole e scacciare le tenebre. Il suo legame con il sole è accentuato nell’antica religione persiana, nelle religioni vedica e greca. Quale allontanatore dei demoni, può figurare in riti di fondazione, di guarigione: nell’antichità classica era ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] avvalorare l'ipotesi che in alcuni di essi fossero praticati culti e rituali che anticipano la tradizione avestica e vedica, in particolare quelli incentrati sull'adorazione del fuoco, in associazione (ma solo in Margiana) all'utilizzo di bevande ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] norma dati alle fiamme e spoliati alla conclusione del rito. Restano dunque dubbi i pretesi riconoscimenti archeologici di altari vedici, come ad esempio lo śyenaciti (o "altare dello sparviero", così detto per la sua forma particolare, su cui si ...
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artha
Termine sanscr. che nella filosofia indiana indica ogni oggetto, a prescindere dalla sua concretezza. Nella linguistica indiana indica il significato di un termine, generalmente inteso come il [...] in merito è la definizione di dharma nel testo fondante della Mīmāṃsā: «dharma è un a. designato da un’ingiunzione vedica» (Mīmāṃsāsūtra 1.1.2). Qui il dharma è identificato genericamente come un oggetto, ma anche come qualcosa di utile (in ...
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MÜLLER, Friedrich Maximilian (Max Müller)
Ambrogio BALLINI
Nicola TURCHI - *
Indologo, glottologo e storico delle religioni, figlio di Wilhelm M. (v.), nato a Dessau il 6 dicembre 1823, morto a Oxford [...] , per così dire, la sua attività d'indianista e quella di storico delle religioni. Il vol. XLVIII contiene pure traduzioni sue d'inni vedici; il I e il XV di Upaniṣad (v.; e v. india: Letteratura, XIX, pp. 53 e 58), mentre parte del XLIX egli dedicò ...
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vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...
visnuismo
visnüismo (o vishnüismo) s. m. [dal nome di Visnù (sanscr. e pers. Viṣṇu), divinità indiana dell’antica religione vedica]. – Una delle sètte fondamentali dell’induismo, la quale venera in Visnù il dio supremo, benevolo e misericordioso,...