Botanico, genetista, e fitogeografo (n. Mosca 1887 - m. forse Magadan 1943). Studiò scienze agrarie e lavorò a Cambridge e a Londra con W. Bateson. Rientrato in patria, svolse importanti ricerche sulle serie omologhe della variabilità genetica e sui centri geografici di origine delle piante coltivate (Centry proischoždenija kul´turnych rastenij "Centri di origine delle piante coltivate", 1926), vasto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia agricola
Nils Roll-Hansen
La biologia agricola
Lo sviluppo dell'agricoltura tra il XIX e il XX sec. è strettamente legato [...] spesso raccontata come una lotta tra la politica, considerata come il male, e la scienza, ovvero il bene. La biografia di Vavilov invece descrive un'interazione più complessa tra scienza e politica. Tra la fine degli anni Venti e l'inizio dei Trenta ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Riccardo Fattovich
L'agricoltura tradizionale [...] , a cui si sono aggiunte negli ultimi 500 anni anche varie specie americane. Attualmente l'ipotesi proposta da N.I. Vavilov (1935), secondo cui l'acrocoro etiopico-somalo sarebbe stato un centro primario di coltivazione del frumento e dell'orzo ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Europa preistorica e protostorica
Lanfredo Castelletti
L'agricoltura non è un fenomeno autoctono in Europa. Già sul finire dell'Ottocento e agli inizi [...] di piante e di animali domestici, mentre nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali il genetista N.I. Vavilov giunse a individuare otto centri di origine della domesticazione delle piante nel mondo, fra cui il Vicino Oriente. Gli studi ...
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Agricoltura
Emrys Jones
Le origini dell'agricoltura
Introduzione e teorie sulle origini
La nascita dell'agricoltura risale così indietro nella storia dell'umanità che la ricerca delle sue origini si [...] India, la Cina e il Sudest asiatico - possono ben essere state centri d'origine della coltivazione.
Le ipotesi di Vavilov hanno anche richiamato l'attenzione di alcuni studiosi sulle regioni tropicali, dove la vegetazione è estremamente varia e, come ...
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Cultore di scienze agrarie russo (Karlovka, Poltava, 1898 - Kiev 1976). In polemica con la genetica classica, nel 1935-36 sostenne una teoria di impronta neolamarckista, secondo la quale i caratteri acquisiti [...] conforme alla filosofia marxista. Di conseguenza, i cultori della genetica classica furono rimossi dai posti che occupavano. N. I. Vavilov, presidente dell'Accademia Lenin di scienze agrarie, fu confinato a Magadan in Siberia, e L. assunse (1938) la ...
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Botanica
Nome comune del genere Triticum (famiglia Poacee) e delle sue cariossidi, la cui coltivazione risale a epoca preistorica.
Caratteristiche
Al genere Triticum appartengono piante annue con radici [...] (fig. 2A) con 42 cromosomi (g. esaploidi). La sezione dei Monococca ha il centro d’origine, secondo N.I. Vavilov, nell’Asia Minore e nella penisola balcanica. Deriva dal selvatico Triticum boeoticum e comprende una sola specie coltivata, Triticum ...
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L'agricoltura nella storia. La produzione agricola e i modelli interpretativi
Francesca Giusti
Al termine del periodo glaciale, tra 10.000 e 4000 anni fa, in molte aree del mondo si attuarono le prime [...] ed è stata messa in discussione anche la teoria dei nuclei di origine, mutuata dal lavoro pioneristico del botanico N.I. Vavilov. Non solo si è pensato in ogni singolo contesto ad aree più vaste di quelle originariamente considerate, ma è prevalsa ...
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