GOVI, Amerigo Armando Gilberto, detto Gilberto Govi
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 22 ott. 1885 da Anselmo e da Francesca Gardini.
La famiglia era di ceppo emiliano: il padre, ispettore delle ferrovie, [...] , si unì alla filodrammatica che operava nel teatro Andrea Podestà.
Il suo primo ruolo fu quello di un portiere muto nel vaudeville Santarellina; in questo periodo cominciarono anche le prime tournée in giro per la Liguria. In seguito, insieme con la ...
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ADAMI, Giuseppe
Nino Borsellino
Nato a Verona il 4 febbr. 1878, seguì a Padova studi di lettere, laureandosi però in giurisprudenza e iniziando presto pratica di giornalismo. Da Renato Simoni, passato [...] il genere storico-passionale (Manon, 1922) o sconfinò nel "grottesco" (Tacito, 1919) e nelle allegre forme del vaudeville (Un letto di rose, 1924).
Nettamente prevalente fu comunque nella sua vasta produzione di commediografo il repertorio comico ...
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GIRAUD, Edoardo
Paola Bertolone
Nacque a Milano il 31 luglio 1839. Dal padre, un commerciante di seta che voleva che frequentasse le scuole migliori, fu iscritto al collegio di Gorla Minore, condotto [...] tanto in voga sul finire dell'Ottocento. Altra opera un po' anomala rispetto al consueto ambiente borghese è I saltador, un vaudeville in due atti edito nel 1879 in cui Meneghino si esprime talvolta in italiano. Da notare che nelle Memorie il G ...
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CANTINI, Guido
Sisto Sallusti
Nato a Livorno da Ferdinando e da Ida Parrini il 9 apr. 1889, dopo il giovanile atto unico La carezza del gatto (rappresentato nel 1906) si dedicò alla produzione poetica [...] Il Secolo come critico drammatico). Il 22 genn. 1929 la compagnia comica D. Galli presentò al teatro Alfieri di Torino un vaudeville o commedia buffa in tre atti con musiche di A. Cuscinà, Locanda alla luna (edita in Comoedia, 1929, n. 6), con ...
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GIOVANELLI, Giuseppina
Paola Bertolone
Nacque nel 1848 a Rho, presso Milano, dove il padre era portinaio presso il collegio degli oblati. Intorno al 1866 si trasferì a Milano per lavorare come cameriera.
Si [...] da essere considerata l'emblema stesso dell'istituzione meneghina, e ciò a partire dal successo del Barchett de Boffalora dell'Arrighi, vaudeville rappresentato la prima volta il 19 nov. 1870 e replicato 203 volte in trenta mesi. Poi, però, con l ...
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BON, Francesco Augusto
Sandro D'Amico
Nacque il 7 giugno 1788 a Peschiera da Giovanni Antonio, patrizio veneziano, e da Laura Stamatella Cornaro, discendente di Caterina Cornaro.
Il crollo della Repubblica [...] la direzione del B., che, tuttavia, fu costretto a subire la pressione del pubblico sempre più orientato verso il vaudeville e la commedia di stampo francese. La fedeltà al repertorio goldoniano andò progressivamente diminuendo: nel 1831 la compagnia ...
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GIACHETTI, Gianfranco
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Nacque a Firenze il 27 sett. 1888. Si trasferì quindi a Venezia con la famiglia e si laureò in giurisprudenza all'Università di Padova.
Diplomatosi anche in pianoforte, come [...] e la fama sul piano nazionale gli vennero dal più leggero Nina non far la stupida (Salsomaggiore, 29 ag. 1922), vaudeville di ambientazione risorgimentale di A. Rossato, scritto con la collaborazione di Gian Capo e le musiche del fratello del G ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] senza il minimo complesso. Anche se gli ingredienti di base sono quelli tipici della commedia brillante alla Feydeau, del vaudeville e in genere dell'operetta, il consueto armamentario di situazioni (scambi di persona, agnizioni, equivoci, ecc.) è ...
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FABBRI, Flora
Roberto Staccioli
Nacque a Firenze in data ignota ma presumibilmente nel primo quarto del sec. XIX, da Giovanni di nobile famiglia e noto coreografo, il cui padre Alessandro era stato [...] di Parigi ne La jolie fille de Gand di F. Albert con L. Petipa e ballò in aprile anche al teatro del Vaudeville ne L'Otello, Furet e Ozay di G. Coralli, tornando all'Opéra nei divertissements della prima rappresentazione di Jérusalem di G. Verdi ...
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LIONELLO, Alberto
Jacopo Mosca
Nacque a Milano il 12 luglio 1930, da genitori veneti: Luigi, sarto, e Giuditta Bruneri.
Per fare studiare quel ragazzo un po' introverso ma dotato di una brillante intelligenza, [...] testi "alti" al repertorio che considerava, forse, più conforme alla sua natura interpretativa: "Sono un cultore del vaudeville, di quel delizioso teatro brillante francese considerato, a torto, da certi parrucconi nostrani, di serie B" (Guerrieri ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...