Teologo (Pechbrunn, Baviera, 1910 - Unter-Haching, Baviera, 1998); gesuita (dal 1929), sacerdote nel 1937, cardinale dal 1994, insegnò teologia dogmatica e storia dei dogmi a Francoforte (1950-78) e fu [...] perito al concilio Vaticano II. Tra le opere: Das Konzil von Chalkedon (con H. Bacht, 3 voll., 1951-54); Der Logos am Kreuz, Zur christologischen Symbolik der älteren Kreuzungsdarstellungen (1957); Mit him und in ihm. Christologische Forschungen und ...
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Teologo cattolico (Brilon, Vestfalia, 1825 - Bonn 1900), prof. di esegesi del Vecchio Testamento nella facoltà teologica di Bonn (1858-1900). Scomunicato (1872) in seguito al suo rifiuto di riconoscere [...] i decreti del concilio Vaticano sull'infallibilità pontificia, fu vicario generale del vescovo Reinkens e tra i fondatori del movimento dei Vecchi Cattolici; ma poi (1878) depose ogni carica perché contrario alla revoca del celibato obbligatorio ...
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Sacramento della Chiesa cattolica, detto anche olio santo o con più precisione unzione degli infermi, non essendo il sacramento soltanto di coloro che sono in fin di vita. Secondo la precisazione del Concilio [...] Vaticano II, il tempo opportuno per riceverlo ha inizio quando il fedele, per malattia o per vecchiaia, incomincia a essere in pericolo di morte, inteso nel senso più largo possibile (Sacrosanctum concilium, 73). Il sacramento è amministrato da un ...
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Predicatore religioso francese (Orléans 1827 - Parigi 1912). Prete (1851), entrò tra i carmelitani (1859). Celebre predicatore, censurato per le sue idee religiose, poi scomunicato nel 1869 per avere pubblicamente [...] osteggiato le decisioni del concilio Vaticano I (in particolare opponendosi al celibato sacerdotale e all'infallibilità pontificia). Aderì (1871) ai "vecchi cattolici" e fu parroco in una delle loro chiese a Ginevra, poi fondò una cappella a Parigi, ...
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LONIGO, Michele (Michele Antonio)
Marco Maiorino
Nacque a Este, nel terziere di S. Tecla, il 10 marzo 1572, dal notaio Biagio e da Caterina Cortona, terzogenito di sei figli. L'atmosfera di dotta erudizione [...] II (1455-1629), cc. 123r, 125r; Arch. di Stato di Roma, Tribunale criminale del governatore, Processi sec. XVII, b. 142; Arch. segreto Vaticano, Indici, 30-41; 79-96; 240; 255; 258-259; A.A., Arm. I-XVIII, 1224-1287, 6500-6508; Arch. Prefettura, 1, f ...
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Ecclesiastico (Pontgouin, Eure-et-Loire, 1815 - Angoulême 1880). Avversario del cattolicesimo liberale che combatté tenacemente, contribuì alla formulazione del Sillabo; fu sostenitore di Napoleone III [...] finché sperò da lui una forte restaurazione religiosa. Al concilio Vaticano I fu tra i più tenaci difensori dell'infallibilità pontificia. Nel 1879 fu creato cardinale. ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] da tutti i continenti, ponendo le basi di quello che di lì a poco sarebbe stato il Museo missionario etnologico vaticano (che avrebbe fatto ombra al ben più antico Museo borgiano di Propaganda Fide). Tra universalismo e nazione, l’Atlante delle ...
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Ecclesiastico e teologo tedesco (Schöneburg, Baden Württemberg, 1915 - Tubinga 2005); insegnò nelle univ. di Würzburg (1955-66) e di Tubinga (1966-81) teologia morale, contribuendo al suo rinnovamento, [...] in parte espresso nei documenti del Concilio Vaticano II. Tra le opere: Die vollkommene Frömmigkeit des Christen, nach dem Enchiridion militis Christiani des Erasmus von Rotterdam (1954); Ethische Normen. Das christliche Proprium (1980); Umweltethik ...
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Ecclesiastico (Roma 1805 - ivi 1879); arcivescovo di Nisibi coprì varie cariche nello Stato Pontificio: nunzio in Baviera (1847), vicepresidente del Consiglio di stato (1848), ebbe missioni diplomatiche; [...] creato cardinale (1852), ebbe molta parte al concilio Vaticano I; fu quindi vescovo di Iesi, poi arcivescovo di Bologna, carica alla quale rinunciò per tornare in curia come cardinale vescovo di Albano. Studioso di problemi economici e di assistenza ...
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chierico
Nel linguaggio della Chiesa, chi è ministro sacro di istituzione divina (diacono, presbitero o vescovo), con il compito di governare spiritualmente i fedeli; il termine c. è contrapposto a laico. [...] Fino al Concilio vaticano II i c. erano coloro che entravano a far parte del clero ricevendo già solo gli ordini sacri minori. Grazie a ciò potevano godere di benefici e delle immunità (giuridiche, fiscali) riservate agli ecclesiastici. Gli ordini ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...