Scultore (Genova 1671 - Roma 1715). Allievo a Genova del berniniano F. Parodi, dopo il suo arrivo a Roma (1689) risentì dello stile classicheggiante degli scultori francesi attivi in città. Eseguì alcune [...] l'altare di s. Ignazio nella Chiesa del Gesù (1695-98), la statua di S. Giacomo Minore in S. Giovanni in Laterano (1700-08), le sculture per la tomba di Alessandro VIII in S. Pietro in Vaticano, eseguite in parte da altri su suoi modelli (1699-1725). ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] e A. M. nelle celebri logge di Raffaello, Roma 1877; E.G. Massi, Descrizione delle gallerie di pittura del pontificio Palazzo Vaticano, Roma 1887, pp. 5 s., 175-179; G. Fei, Pinacoteca municipale di Ferrara. Catalogo…, Ferrara 1887, pp. 56, 60, 67; P ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] e sviluppo degli istituti religiosi in Italia dalla soppressione del 1866 a Pio XII, in Problemi di storia della Chiesa dal Vaticano I al Vaticano II, Roma 1988, pp. 239-294; Id., Istituti religiosi in Italia tra Otto e Novecento, in Clero e società ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] e varî dipinti su rame di piccolo formato. Verso il 1616 si stabilì a Roma, dove partecipò alla decorazione della Sala Regia in Vaticano con M. Bassetti e C. Saraceni; il soggiorno romano segnò una svolta nello stile di T., che coniuga il luminismo ...
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Scultore ateniese, attivo tra il 490 e il 465 a. C.; collaboratore e forse fratello di Nesiote, con cui firma tutte le opere che conosciamo. Nel 477 a. C., allo scopo di sostituire il gruppo di Antenore [...] di scolpirne un altro, il cui originale bronzeo perduto ci è noto grazie a copie marmoree (Museo Capitolino, Vaticano, di Napoli, ecc.). Questo gruppo, capolavoro dello stile severo, è il simbolo delle libertà democratiche ateniesi conquistate ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] T.; accanto ai frammenti di papiri appaiono, dal IV sec. in poi, i codici di pergamena, tra i quali i più antichi - il Vaticano e il Sinaitico - restituiscono il testo completo del N. T.; così pure, nel V sec., il codice Alessandrino (v. bibbia).
In ...
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FELICI, Giuseppe
Francesca Bonetti
Nacque a Cagli nel 1839 da Crescentino, ricco possidente originario di Castel Leone, e da Maria Ubaldi. Dopo gli studi nel campo delle lettere, della musica e delle [...] 26; la lastra è stata ristampata in occasione della mostra, senza catalogo, Da Pio IX a Pio XII. Cent'anni di Vaticano dall'Archivio Felici, organizzata dal Centro Diaframma e dall'Agfa Gevaert e curata da F. Fornaciari Perrone. presso la Galleria S ...
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JACOPO da Pietrasanta
Sara Magister
Non si conosce la data di nascita di questo marmoraio, capomastro e architetto attivo a Roma nella seconda metà del XV secolo, originario di Pietrasanta, figlio di [...] , bensì come responsabile delle opere di pietra e marmo. E infatti come tale venne registrato nel 1468-69 per lavori vari in Vaticano e per il restauro coevo di ponte S. Angelo.
Ebbe incarichi anche sotto Sisto IV, che nel giugno del 1472 inviò J ...
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Storico dell'arte e critico italiano (Roma 1927 - ivi 2020). Formatosi alla scuola di L. Venturi e poi di G. C. Argan, è stato direttore della Calcografia nazionale, prof. nell'univ. di Palermo, poi in [...] in una ampia saggistica che va dalla pittura veneta al futurismo, dal barocco leccese a Duchamp: Le arti in Vaticano, 1965; Pittori moderni, 1965; Le incisioni dei Carracci, 1965; Barocco leccese, 1966; Le due avanguardie, 1966; Il Futurismo, 1967 ...
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Pittore e architetto (Palermo 1530 circa - Roma 1602). Scolaro di Sebastiano del Piombo, fu al servizio del duca di Ferrara (1579) e di papa Gregorio XIII (1582). Eseguì a Bologna il progetto della Fontana [...] del Giambologna. Sue opere di pittura si trovano in San Giacomo Maggiore a Bologna e a Ferrara; sono evidenti influenze raffaellesche e michelangiolesche a Roma, nella stanza di Costantino in Vaticano e nel palazzo dei Conservatori in Campidoglio. ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...