NEREO e NEREIDI (Νηρεύς, Νηρηίδες; Nereus, Nereides)
H. Sichtermann
Figlio maggiore di Pontos e di Gaia secondo Esiodo (Theog., 116 ss.), era per i Greci, il nome stesso lo dice (radice va-), un antichissimo [...] ed un'anfora di Villa Giulia; su vasi a figure rosse la scena è riprodotta da un'hydrìa di Londra, uno stàmnos del Vaticano ed un cratere di Bologna. Nell'arte più tarda non figura quasi affatto, comunque non manca sul fregio dell'Altare di Pergamo ...
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EUTYCHIDES (Εὐτυχίδης, Eutychides)
G. Cressedi
1°. - Scultore di Sicione, il più importante scolaro di Lisippo, bronzista, scultore e pittore. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 51) dice che lavorò nella 121a [...] riconoscere in alcune riproduzioni di dimensioni ridotte, di età romana, di cui la migliore è la statua del Vaticano (Galleria dei Candelabri, 184). Derivazioni in marmo (Budapest), in bronzo (Parigi e Firenze), in argento (Londra), presentano alcune ...
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BARTOLI, Pietro Santi
G. Carettoni
Artista nato a Perugia nel 1635 e morto nel 1700 a Roma, dove lavorò a lungo. Allievo di P. Lemaire e N. Poussin, fu pittore ed incisore, celebre non tanto per le [...] dei Nasoni) e della scultura (Admiranda Roman. antiquit. ac veteris sculpt. vestigia); eseguì riproduzioni del codice virgiliano vaticano e, collezionista egli stesso, rivolse la sua attenzione ai cammei (Museum Odescalchum sive thes. antiq. gemmarum ...
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PRETORIANI (Praetoriae cohortes)
F. Castagnoli
Guardia ufficiale degli imperatori romani, istituita da Augusto con nove coorti, di cui tre stanziate a Roma, mentre Tiberio concentrò le nove coorti in [...] un elemento sufficiente perché si possano distinguere dai legionari. P. sono raffigurati nelle lastre flavie della Cancelleria in Vaticano, in molte scene della Colonna Traiana, nei rilievi traianei dell'Arco di Costantino (partecipanti alla lotta ...
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Vedi APOXYOMENOS dell'anno: 1958 - 1994
APOXYOMENOS (ἀποξυόμενος)
L. Vlad Borrelli
È l'atleta che si deterge, la più famosa e la più ammirata nell'antichità (vedi Plin., Nat. hist., xxxiv, 62) fra le [...] di talune innovazioni proprie di un'epoca più tarda, hanno fatto escludere a taluno l'attribuzione a Lisippo dell'A. vaticano, riferendone la paternità al figlio Daippos o ad altro scultore più tardo. Ma i più persistono nella primitiva attribuzione ...
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VINE - PHIALAI, Gruppo di
P. Bocci
Sono circa una diecina di phiàlai che fanno parte dei vasi etruschi decorati esclusivamente con motivi geometrici e vegetali, sia nella tecnica delle figure nere che [...] nel bordo esterno e il motivo a baccellature sull'omphalòs è ricollegato dal Beazley al Gruppo Funnel.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-Painting, pp. 181-182; 304; A. D. Trendall, Vasi etruschi ed italioti a figure rosse, Vaticano 1953, II, p. 272.
) ...
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TERTULLUS
Red.
Scultore romano del tardo impero. Tra le note di Rycquius, G. B. De Rossi rinveniva la seguente iscrizione: fl tertvllvs de arte sva - aeclesiae donvm posvit posta in hortis s. Chrysogoni [...] : ΟΣ ΒΟΣΚΕΙ ΠΡΟΒΑΤWΝ ΑΤΕΛΑΣ ΟΡΕΣΙΝ ΠΕΔΙΟΙΣ ΤΕ.
L'iscrizione delle sculture di T. è oggi perduta.
Bibl.: G. B. De Rossi, in Bull. d'arch. crist., 1887, p. 146; M. Mesnard, La Basilique de Saint Chrysogone à Rome, Città del Vaticano 1935, pp. 49-50. ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] ., iii, t. iv, 5. Vasi di Meidias: W. Hahland, Vasen um Meidias, Berlino 1930, passim. Vasi italioti: A. D. Trendall, Vasi italioti del Vaticano, Città del Vaticano 1953, i,, t. 10; e 11, t. 32 e 34; id., Frühit. Vasen, Lipsia 1938, t. 23 a; 4 a; 6 a ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. I Carolingi in Europa
Maria Carla Somma
I carolingi in europa
Con il termine Carolingi si individua la dinastia il cui esponente [...] a tre navate con un abside, a volte preceduta da un transetto con chiari richiami al modello di S. Pietro in Vaticano, almeno in alcune realizzazioni di stretta committenza reale (ad es., Fulda, Saint-Denis), o a tre absidi libere o incluse nel ...
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ENDIMIONE (᾿Ενδυμίων; Endymion)
H. Sichtermann
Figlio di Aetlio e di Calice, re di Elis, secondo alcune fonti, secondo altre proveniente dalla Caria, dove si mostrava la sua tomba in una grotta presso [...] ii, 426, n. 257, tav. 48. Anderson 3937; G. Lippold, Vat. Kat., iii, 2, 415; C. Robert, Sarkophagrel., iii, 1, p. 54 (Vaticano). Sarcofagi: F. Cumont, Recherches sur le Symb. Fun., 246 ss.; v. Schoenebeck, in Röm. Mitt., li, 1936, p. 264, nota i; G ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...