Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava (dando vita al cd. rapporto di vassallaggio) a un signore, a un ente religioso o a una città promettendo fedeltà e aiuto militare in cambio di protezione e benefici (per es. un feudo). Il termine è di origine celtica, e il rapporto di vassallaggio assunse tale fisionomia all'interno del Regno franco durante la seconda metà del 7° sec. distinguendosi ...
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vassallo
Uomo libero che si sottomette in un rapporto di , promettendo cioè fedeltà e aiuto militare, in cambio di protezione e benefici economici, a un signore, a un ente ecclesiastico, a un comune [...] o a un sovrano ...
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Uomo politico (Riesi, Caltanissetta, 1861 - Roma 1950); radicale, diresse per qualche tempo La Democrazia di Catania. Deputato (1904-29), sottosegretario di Grazia e Giustizia (1916-19), e ministro delle Poste (1920-21), fu oppositore del fascismo dopo il 1924 ...
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Eroe inglese (sec. 11º); vassallo dell'abbazia di Peterborough, oppose una disperata resistenza a Guglielmo il Conquistatore nell'isola di Ely (1070-71). Si sottrasse alla cattura fuggendo nelle paludi. [...] Intorno alla sua figura sono fioriti molti racconti leggendarî ...
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Regolo vassallo d'Egitto, che compare nei documenti di Tell el-῾Amārna (15º sec. a. C.), a capo di Gerusalemme. Rimasto fedele al faraone, sembra soggiacesse a una coalizione di altri capi ribelli. La [...] sua corrispondenza è una delle più importanti per la storia antichissima della Palestina ...
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Sovrano etiopico del Goggiam, vassallo del negus Giovanni IV da cui nel 1879 ricevette l'investitura (il suo nome prima dell'incoronazione era Ras Adal). Venuto a conflitto con Menelik re dello Scioa (il [...] futuro imperatore d'Etiopia), ne fu vinto e obbligato a riconoscersi suo suddito, e a lui si mantenne fedele durante il successivo conflitto con l'Italia ...
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Re di Giudea, vassallo di Roma (10 a. C. - 44 d. C.); figlio di Aristobulo (figlio di Erode il Grande), fu educato a Roma. Ebbe poi da Caligola, che gli era legato da vincoli di amicizia, dapprima (37) [...] i territorî appartenuti a Filippo di Erode, poi quelli dell'esiliato Erode Antipa (40); infine da Claudio (41) i restanti territorî dell'ex regno di Erode il Grande che venne in tal modo ricostituito. ...
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Re vassallo di Roma (c. 28 d. C. - 100 d. C.), figlio di Agrippa I, ebbe nel 50, per concessione dei Romani, il regno di Calcide nel Libano, che gli fu tolto nel 53 e sostituito con un regno più vasto, [...] che comprendeva la Batanea, la Traconitide e regioni verso il Libano, cui altre ne aggiunse in seguito Nerone. Governò sempre secondo il volere dei Romani e anche nella rivolta giudaica del 66 tentò di ...
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Vassallo di Carlomagno (sec. 8º), si rifugiò presso Desiderio re dei Longobardi, che aiutò nella lotta contro Carlomagno. La leggenda lo dice figlio di un re di Danimarca (donde l'appellativo). È l'eroe [...] di molti poemi epico-cavallereschi medievali; nella Chanson de Roland appare come uno dei principali paladini, ma la sua caratteristica fisionomia epica è quella di ribelle a Carlomagno; così compare, ...
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Vassallo (m. 1135) di Matilde di Canossa; da papa Onorio II, sul principio del sec. 12º, fu fatto marchese e capo dei vassalli della casa di Canossa. Ultimo del ramo residente feudale di Sambonifacio, [...] alla sua morte, mentre a Verona si costituiva il comune (1135), il titolo comitale passava al ramo residente a Ronco ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...