BENASSAI, Latino
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia lucchese, nacque nel 1488. Intrapresa la carriera ecclesiastica, si trasferì a Roma; non è da escludere che fosse parente di quel [...] corte di Francia. Si trattava in particolare di inserire nel trattato il duca di Ferrara, fedele alleato del cristianissimo, ma vassallo infedele della Santa Sede, e di restituirgli Modena e Reggio, tenute in quel momento dal papa. Leone X teneva ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] 'autorità e i poteri coercitivi connessi. Come signore feudale gli spettavano anche diritti d'intervento diretto, sia nello Stato vassallo che era il Regno di Sicilia, soprattutto durante la minorità di Federico II, sia in Inghilterra, il cui sovrano ...
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BALSAMO
Alessandro Pratesi
Decimo abate della SS.ma Trinità di Cava de' Tirreni, successe al beato Pietro II, che lo aveva designato per l'alta carica tre giorni prima di morire, il 13 marzo 1208. Prima [...] sotto la protezione speciale dell'imperatore, finché nel febbraio 1231 (la data non è però sicura) venne concessa ai vassalli dell'abbazia, fin quando fossero rimasti ad essa fedeli, l'esenzione dalle imposte dovute alla curia regia, ad eccezione ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] , in verità ostile al progetto francese, elessero re di Germania - il 27 nov. 1308 - il conte di Lussemburgo Enrico, vassallo del re di Francia e di cultura francese.
C. V favorì fin dall'inizio il nuovo monarca, affrettandosi - troppo rapidamente ...
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DELLA CROCE, Manfredo
Franca Petrucci
Nacque, probabilmente nel ducato milanese, fra il terzo e l'ultimo quarto del XIV secolo.
Abbracciò la vita monastica già prima del 1393, quando conseguì il dottorato [...] 1415e il medesimo giorno il D. pronunciò il discorso, rivolto a Sigismondo, con il quale il Visconti si professava pubblicamente vassallo e suddito dell'imperatore e si sottometteva alla sua autorità (esso fu edito in H. von Hardt, Rerum universalis ...
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ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] : egli morì sul campo di battaglia e gli succedette David (ca. 1000-961 a.C.), che, già capo di un piccolo Stato vassallo dei filistei, riuscì a riorganizzare e potenziare il regno. La capitale venne portata a Gerusalemme e anche il sacerdozio vi si ...
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CASALI, Alessandro
Gian Paolo Brizzi
Figlio del senatore Andrea e di Verde Paltroni, nacque a Bologna nel settembre del 1533. Avviatosi agli studi giuridici, nel 1558 si laureò in utroque iure presso [...] pontefice la giurisdizione temporale sui domini di Cosimo che, al contrario, doveva ritenersi vassallo dell'imperatore per quanto concerneva il dominio fiorentino e vassallo del re di Spagna per la signoria di Siena. Irrimediabile per il momento il ...
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BELFORTI, Filippo
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Figlio di Ottaviano, nacque a Volterra nel 1319 o nel 1320, da una delle più cospicue e potenti famiglie cittadine. Abbracciato lo stato ecclesiastico non era ancora in possesso [...] in cui si trovavano le finanze vescovili il B. pensò di rimediare imponendo speciali tasse al clero diocesano.
Come feudatario e vassallo dell'Impero, il B., nella prirnavera del 1355, seguì Carlo IV dei Lussemburgo a Roma, dove, il 5 aprile, assisté ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] Teodoro Schleger, fallì. Dopo gli accordi di Bologna fu giocoforza per Gian Giacomo accettare il proprio ruolo di semplice vassallo - ma non senza aver prima sostenuto un conflitto armato contro lo Sforza - e porsi definitivamente al servizio dell ...
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RANIERI DI VITERBO
TTommaso di Carpegna Falconieri
Nacque verosimilmente nel penultimo decennio del sec. XII, da una famiglia dotata di estesi possedimenti a Viterbo e nel suo contado.
Il ruolo ricoperto [...] a una serie di comuni umbri, egli lo scomunicò, obbligando Federico II a prendere le distanze dall'operato del suo vassallo. Risalgono a quello stesso periodo i buoni rapporti instaurati tra il cardinale e Ugolino d'Ostia, il futuro Gregorio IX ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...