Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] politica e fu affiancata da un ceto di funzionari esperti di diritto e di finanza reclutati tra i ministeriales, o meglio tra i vassalli di secondo rango del Regno, i quali per il compito svolto erano pagati dal re e la loro carica era revocabile ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] 20-21.
G. Nappi, Abolizione o riforma dei codici?, «Monitore dei Tribunali», s. IV, 1946, 86, 1, pp. 29-30.
F. Vassalli, Superamento dello Stato nazionale e della sovranità statale, 1946, in Id., Studi giuridici, 3° vol., t. 2, Milano 1960, pp. 599 ...
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CORTESI, Tolomeo dei
Giancarlo Andenna
Nacque a Cremona nel 1269 da Nicola di Ottone. La famiglia, già ricordata in carte del XII secolo, apparteneva al ceto dei vassalli della Chiesa cremonese, giacché [...] possedeva in feudo la corte di Castelnuovo di Aspice, posta entro i confini della diocesi. I suoi antenati erano stati, durante la prima metà del sec. XIII, canonici della cattedrale di Cremona, mentre ...
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BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] attacchi ebbero come bersaglio principale Mattei, ma coinvolsero anche il B., presentato, per l'avallo dato, come "servitore" e "vassallo" del presidente dell'ENI. In realtà era difficile per chiunque contrastare un uomo potente come Mattei e il B ...
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Assise di Ariano
Ortensio Zecchino
"La voce Assisa ebbe nei mezzi tempi vario e diverso significato. Pare che in principio venissero così chiamate le pubbliche assemblee, che formavano le leggi e giudicavano [...] individua il nucleo originario di un complesso di norme dettate da Ruggero II, verosimilmente nel corso di un'assemblea di vassalli tenuta nel 1140 in Ariano, oggi Ariano Irpino.
I testi delle Assise sono noti attraverso due codici manoscritti della ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] non era più soltanto fra due codici di comportamento verso gli altri gruppi sociali, bensì all'interno del concetto elitario di vassallo e di cavaliere, dove da un lato persisteva l'esigenza di un vigore virile fuori del comune, d'altro lato si ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] , il vertice della gerarchia feudale la quale vedeva al gradino immediatamente inferiore al re i tenentes in capite ‒ i vassalli che direttamente da lui avevano ricevuto l'infeudazione ‒ e a quello successivo i tenentes in servitio, coloro che dai ...
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Giurista e storico italiano (Roma 1891 - ivi 1981). Professore di diritto ecclesiastico in diverse università italiane, la sua varia e complessa produzione scientifica, articolata tra la storia politica, [...] (1922); Il giansenismo in Italia prima della Rivoluzione (1928); Il matrimonio (nel Trattato di diritto civile diretto da F. Vassalli, 1938); Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni (1948; più volte riedito e aggiornato); Italia tormentata ...
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Giurista e uomo politico (Napoli 1875 - Roma 1935). Esponente del movimento nazionalista, aderì al fascismo (1923), fu presidente della Camera (1924-25) e quindi ministro di Grazia e giustizia (1925-32). [...] . Nel 1930 furono pubblicati i codici penale e di procedura penale (codice Rocco, sostituito nell'ott. 1989 dal cosiddetto codice Vassalli). Nel 1932 fu sollevato dal suo incarico e due anni dopo ebbe la nomina a senatore. Tra le sue opere principali ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Germania
KKnut Schulz
La vita di Federico II e gli anni in cui regnò rappresentano soprattutto per il Regno di Germania un periodo di rivolgimento, sia sotto [...] ), seguito dai principi imperiali ecclesiastici e laici che costituivano il secondo e terzo; i signori liberi e i loro vassalli formavano il quarto o il quinto. Questi ultimi erano equiparati ai liberi qualificati per essere scabini e ai ministeriali ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. 2. estens. e fig. a. Individuo...