MANOLESSI, (Manolesi, Manolesso), Carlo
Davide Ruggerini
Nacque da Francesco Manolesso e da Diana Salvioni tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, presumibilmente ad Ancona. Dal matrimonio nacque [...] importanza in qualità di editore, finanziatore, curatore delle edizioni. Nell'avviso premesso all'edizione delle Vite di Vasari (Eredi E. Dozza, 1647) egli sollecita i lettori a inviare qualsiasi informazione disponibile sugli artisti non menzionati ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] .
Nel 1568 i Giunti pubblicarono, dopo un lungo lavoro d'impressione che durò quattro anni, le Vite di G. Vasari, in una nuova edizione dopo quella del Torrentino del 1550. Il frontespizio inciso dell'opera, inserito in una cornice architettonica ...
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MARCOLINI, Francesco
Paolo Veneziani
Nacque a Forlì tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
La data probabile del suo insediamento a Venezia è il 1527, dove arrivò in veste di semplice libraio.
L'ipotesi [...] a Sansovino, e se ne fa menzione nell'Angelica innamorata di V. Brusantino, pubblicata dallo stesso M. nel 1550.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite…, a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1981, pp. 434 s. e n. 2; L. Dolce, Terzetti per le "Sorti". Poesia ...
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LE MONNIER, Felice
Cosimo Ceccuti
Nacque a Verdun, nel dipartimento della Mosa, il 1° dic. 1806 da Jean, ufficiale nella guarnigione cittadina, e da Jeanne Michaud, figlia di un orologiaio: è tutt'altro [...] D. Guerrazzi e le Opere di G. Leopardi; seguono T. Tasso, F. Petrarca, P. Giordani, Alfieri, T. Grossi, C. Cantù, G. Vasari. Dai letterati (e più in generale dagli uomini di cultura sensibili agli ideali patriottici) che avevano trovato in lui l'uomo ...
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GIUNTI (Giunta), Bernardo
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Filippo il Vecchio e da Lucrezia di Benedetto di Michele di Zanobi, il 12 nov. 1478. Già dal 1503 è sporadicamente attestato come assistente [...] prim'ordine, arrivando dai due torchi iniziali a cinque, venne accolto con favore dagli intellettuali fiorentini, a cominciare da G. Vasari, con l'eccezione di Donato Giannotti, che in una lettera affermò di preferire ancora i Giunti. Anni dopo, in ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] , e possedeva una serie di intagli rappresentanti scene bibliche o cristiane. Le sue illustrazioni furono lodate da G. Vasari. Raramente fece uso di frontespizi incisi; tra i pochi, bellissimo quello del Decameron del 1542. Nei Salmi penitenziali ...
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PAGLIARINI
Saverio Franchi
– Famiglia originaria di Arezzo, stabilitasi a Roma nella seconda metà del XVII secolo con Marc’Antonio, nato nel 1643 circa e sposato con Bartolomea Maiani. I loro figli, [...] ); di grande interesse appaiono le tavole sui lavori del famoso capomastro Nicola Zabaglia (1743) e quelle delle Vite del Vasari a cura di Bottari (1759-60). Significativi furono quindi i rapporti dei Pagliarini con molti incisori; tra essi il nome ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...