Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] secondo cui Carlo I d'Angiò, di passaggio per Firenze, avrebbe fatto visita a Cimabue "in certi orti appresso a porta San Piero" (Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 40-41) è stata messa da parte da molto tempo; e con essa è rimasta priva di fondamento ...
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GUGLIELMO
R. Serra
Scultore e architetto attivo a Pisa nel penultimo quarto del 12° secolo.Il nome e l'opera di G. sono attestati da due iscrizioni: quella che ricordava la sua sepoltura alla base della [...] G. Milanesi, Nuovi documenti per la storia dell'arte toscana dal XII al XV secolo, Firenze 19012, p. 1 (Roma 1893); G. Vasari, Le Vite de' più eccellenti pittori scultori ed architettori, a cura di G. Milanesi, I, Firenze 1878, pp. 273-274; id., Le ...
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TALENTI
V. Ascani
Famiglia di architetti e scultori toscani originaria di Nipozzano, nel Pratomagno fiorentino, attiva a Firenze nel Trecento, responsabile dell'edificazione di alcune tra le più importanti [...] l'inammissibilità della sua attribuzione ai domenicani fra Sisto e fra Ristoro, come lungamente ritenuto, già anteriormente a Vasari, sulla base di notizie tratte dal Necrologio del convento. Un approfondito esame del testo di questo importante ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] le sculture italiane del tempo.Perduti i due sepolcri di Urbano IV (1261-1264) e di Martino IV (1281-1285) in duomo, ricordati da Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 64), che li attribuisce a Giovanni Pisano, la prima grande impresa di cui si hanno notizie ...
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Arte
Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, [...] . Sono tuttora noti alcuni fogli che facevano parte del libro di d. di artisti di ogni tempo raccolti da G. Vasari. Tra le più importanti collezioni di d. si ricordano: Firenze: Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Casa Buonarroti (disegni di ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] bei Bagnaia u. das Kloster S.ta Maria della Quercia, in Zeitsch. für bild. Kunste, XI (1876), pagine 292-98; G. Vasari, Le Vite (ed. Milanesi), Firenze 1878, VII, pp. 105, 266; C. Gurlitt, Geschichte des Barock-Stiles in Italien, Stoccarda 1887, cap ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] . Schannat, Fulda-Leipzig 1724, pp. 57-64: 59; F. Rabelais, Pantagruel, in id., Oeuvres, a cura di F. Lefranc, III-IV, Paris 1922; Vasari, Le Vite, I, 1966, pp. 67-68; P. de l'Orme, Architecture, Paris 1567 (rist. anast. 1988), pp. 92-95; A. Félibien ...
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BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] , G. Zucchetti, Codice topografico della città di Roma, IV (Fonti per la storia d'Italia, 91), Roma 1953, pp. 65-73: 68; Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 25-26; F. Milizia, Memorie degli architetti antichi e moderni, Parma 17813, p. 112; A. Da Morrona ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] Cossa, del Francia.
A Roma, al tempo di Giulio II fu giustamente celebre Guglielmo di Marcillat (v.) che, come dice il Vasari, ricercò "figure non meno unite che se elle fossero d'una vaghissima e unitissima pittura a olio". Egli era giunto in Italia ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] un documento del 1525 permette di stabilire che si tratta del ritratto di Monna Lisa del Giocondo, come scritto da G. Vasari). Al celebre vago sorriso (un moto psichico colto al suo primo manifestarsi prima che divenga più determinato) s'accorda il ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...