GHIRLANDAIO
Géza de Francovich
. Famiglia di pittori. Domenico, il maggiore artista della famiglia, nacque a Firenze nel 1449, vi morì l'11 gennaio 1494.
Nel 1475 affrescò la cappella di S. Fina nella [...] con santa Lucia e il donatore in S. Maria Novella, secondo un documento dipinta da D. nel 1494, ma dal Vasari assegnata a Francesco Granacci, Iacopo del Tedesco e Benedetto Ghirlandaio; il mosaico con l'Annunciazione (1510) sulla porta centrale della ...
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UBALDINI, Domenico detto il Puligo
Alessandro Nesi
– Nacque a Firenze nel 1492 dal fabbro Bartolomeo di Domenico e da Apollonia, figlia dell’orafo Antonio di Giovanni. Queste sono le notizie biografiche [...] una porchetta fatta in forma di «una fante con la rocca da filare allato, la quale guardava una covata di pulcini» (Vasari, 1568, 1881, p. 611; Mozzati, 2008).
Sempre al 1526 risale lo Sposalizio mistico di s. Caterina d’Alessandria alla presenza di ...
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BRANDINI, Michelangelo
Marco Chiarini
Figlio di Viviano di Bartolomeo, originario di Gaiole, e di Smeralda Donati, nacque a Firenze nel 1459 (Milanesi, in Vasari, VI, p. 133). Dalle scarse notizie tratte [...] era garzone a bottega dal B., questi stava eseguendo "certe borchie d'oro" per il duca Lorenzo, signore d'Urbino. Il Vasari e soprattutto il figlio del B., Baccio Bandinelli, rammentano la grande fama di esperto di oreficeria, di gioielli e pietre ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] 3). Nel 1459 si registrarono le spese sostenute e, mentre del Dei non è più ricordo, al B. andò la somma maggiore. Il Vasari rammenta che egli eseguì, per lo stesso altare, anche i candelieri (che i documenti precisano nel numero di due) d'argento e ...
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BIGORDI, Ridolfo, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Domenico e di Costanza di Bartolomeo Nucci, nacque a Firenze il 4 febbr. 1483. Alla morte del padre passò a vivere con lo zio David, [...] posti anche i primi ritratti del B., che vi si afferma in un genere che gli darà larga fama, come testimonia anche il Vasari: "perché furono infinite l'opere ed i quadri che uscirono della bottega di Ridolfo e molto più i ritratti di naturale..." (VI ...
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Pittore e scultore (Baeza 1520 circa - Madrid 1570). Si formò a Roma (1550-56 circa), dove fu aiuto del Vasari negli affreschi della Cancelleria e dipinse una Natività di Maria nella cappella Della Rovere [...] a Trinità dei Monti. Sua opera principale è il retablo della cattedrale di Astorga (1558-60), complesso imponente di rilievi di ispirazione michelangiolesca. Dal 1562 lavorò per Filippo II (affreschi nel ...
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Pittore e architetto (n. forse Padova 1540 - m. Monaco di Baviera 1599). Allievo del padre Lambert, lavorò con G. Vasari a Palazzo Vecchio a Firenze (1563-67). Lavorò poi per il banchiere H. Fugger alla [...] decorazione della sua residenza ad Augusta (1569-73); nel 1573 entrò al servizio di Guglielmo V di Baviera (decorazioni nel castello di Trausniz, 1578-79). Dal 1580 si trasferì a Monaco come sovrintendente ...
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BARONCELLI, Nicolò di Giovanni, detto Nicolò del Cavallo
Anna Maria Matteucci
Nacque a Firenze; discepolo di Brunelleschi secondo il Vasari, fu scultore, fonditore in bronzo e medaglista.
Nel 1434 una [...] menziona come figlio del B. anche un CARLO, scultore in bronzo e architetto fiorentino, attivo intorno al 1440.
Bibl.: G. Vasari, Le vite..., a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, p. 386; P. Zani, Enciclopedia metodica critico-ragionata... delle ...
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CUNGI, Giovan Battista
Francesco Federico Mancini
Fratello di Leonardo, nacque a Sansepolcro (prov. di Arezzo) nel primo quarto dei sec. XVI.
Non si hanno su di lui notizie anteriori a quelle contenute [...] , l'Allegoria della Pazienza, del Museo di belle arti di Bucarest, attribuita a Leonardo dalla Monbeig-Goguel (ibid.).
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le Vite..., a cura di G. Milanesi, Firenze 1906, VI. pp. 219 s., 223; VII, p. 662; S. Ticozzi, Diz. dei ...
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Pittore, mosaicista, intagliatore e miniatore (1445-1497), attivo a Firenze. Nulla rimane della sua opera di mosaicista, lodata da Vasari, mentre numerosi sono i codici da lui miniati (spesso in collaborazione [...] con il fratello Monte) per i più importanti conventi fiorentini, per l'Opera del duomo (Museo Nazionale del Bargello, Biblioteca Laurenziana) e per eminenti personalità, come Mattia Corvino (Didimo di ...
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fresco2
frésco2 s. m. [der. di fresco1 nel sign. dell’agg.] (pl. -chi), ant. e letter. – 1. Strato d’intonaco non ancora secco, sul quale si esegue la pittura detta appunto perciò affresco (da a fresco); quindi dipingere, colorire, lavorare...
restaurazione
restaurazióne (ant. o raro ristaurazióne) s. f. [dal lat. tardo restauratio -onis]. – 1. L’azione del restaurare; raro nel senso proprio (più com. restauro): la restaurazione del castello di Firenze (Vasari); e poco com. anche...