Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] fra tensori
Un t. può essere assegnato in un punto della varietà MN, o in un insieme continuo di punti di MN, nel scalare J individuato dalla relazione Trr=NJ; l’altro ha invariante lineare uguale a zero. Si può scrivere pertanto
Trs = Jgrs + T ...
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Conformità o equivalenza tra più parti, termini, elementi.
Biologia
Concetto che esprime il rapporto fra organi o strutture morfologiche propri di categorie tassonomiche diverse (fig. 1), ma aventi la [...] di o. sono invarianti topologici, nel senso che se le varietà Vn e V′n sono omeomorfe, i rispettivi gruppi di o z4. Inoltre, definita in modo opportuno la nozione di combinazione lineare a coefficienti interi di cicli, si constata che ogni ciclo ...
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Si definisce valore critico di una determinata grandezza, il valore limite mai raggiunto dalla grandezza medesima (per es., la velocità critica nel moto dei gravi nell’aria), oppure quel valore in corrispondenza [...] (l’ordine di grandezza di ξ è pari alla dimensione lineare del sistema). Un passo importante nello sviluppo della teoria dei fenomeni a qualunque scala. La nascita di una grandissima varietà di procedimenti analitici e numerici legati al gruppo ...
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Matematica
Ana Millán Gasca
(XXII, p. 257; App. II, ii, p. 276; III, ii, p. 44; IV, ii, p. 414)
Nella voce matematica pubblicata nel vol. XXII della Enciclopedia Italiana, l'etimologia greca della parola [...] . 315; ma v. anche App. IV, ii, p. 669, V, iii, p. 768); programmazione lineare (ii, p. 494; ma v. anche App. IV, iii, p. 67; V, iv, p. IV, iv, p. 308); stocastici, processi (V, v, p. 275); varietà (II, ii, p. 1089; III, ii, p. 1069). Infine, per ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] esercitato la sua tecnica in funzione di un discorso la cui varietà tonale, fra l'intenerimento e lo sberleffo, il gioco di fama internazionale, come per es. Hu Shi (1891-1962) e Lin Yutang (1895-1976), a seguire il governo nazionalista a Taiwan; la ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] dimensione temporale su cui tutti gli eventi vengono proiettati (tempo lineare) o situazioni in cui, in alcuni istanti, il tempo della sua riservatezza; un possesso che, per quantità, varietà, possibilità di aggregazione e confronto dei dati, ha ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] tendenza dello sviluppo di un'epidemia.
Una simile varietà ed eterogeneità di argomenti non rende facile l' corpo) rientra in un'equazione siffatta. Se f è una funzione lineare (ovvero un polinomio di primo grado nella x), l'equazione suddetta ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] religiosi si avvia a un vario sviluppo musicale più rispondente alla varietà delle occasioni e degli scopi, e conduce seco anche la e nell'andamento delle parti, più spesso cromatico e meno lineare che a Roma.
Assai diverso movimento si compie, da ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] codici artificiali) è emerso dall'analisi delle varietà di accessi cognitivi dei parlanti, condizionati da variabili
L.J. Prieto, Messages et signaux, Paris 1966 (trad.it. Lineamenti di semiologia: messaggi e segnali, Bari 1971).
J.R. Searle, Speech ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] codici artificiali) è emerso dall'analisi delle varietà di accessi cognitivi dei parlanti, condizionati da variabili
L.J. Prieto, Messages et signaux, Paris 1966 (trad.it. Lineamenti di semiologia: messaggi e segnali, Bari 1971).
J.R. Searle, Speech ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...