Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] la storia della cartografia secondo un andamento lineare che dalla massima approssimazione delle immagini geografiche dell’Oriente antico come un complesso organico, nella naturale varietà delle componenti, attraverso l’evoluzione degli studi e ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] vari problemi, i più importanti dei quali riguardavano la natura e la varietà degli istinti e il rapporto tra innato e acquisito. Dunlap (v., finalizzati alla sua soddisfazione, lo schema lineare pulsione-atto appetitivo-atto consumatorio risulta ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] vero cultore della "politica del sorriso", più aderente alla varietà delle situazioni. Vero è che i due riformatori avevano indole dei Francesi la condotta dell'A. poteva sembrare più lineare e conseguente in quanto egli in Sicilia aveva maggiore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] . Non solo nel senso di un rifiuto del progresso come cammino lineare e garantito, ma nella messa in questione del concetto stesso di esistita da sempre: ne recuperano i contenuti in una varietà di testi che appartengono a epoche diverse e a terreni ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] di prima specie linearmente indipendenti su una varietà algebrica non singolare di dimensione maggiore di col valore del plurigenere di ordine 12, P12, e del genere lineare assoluto p(1). E precisamente: le superficie razionali o riferibili a ...
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DESIDERIO da Settignano
Anne Markham Schulz
Figlio di Bartolomeo di Francesco, detto Meo di Ferro, che nel 1427 era contadino nella parrocchia di S. Maria a Settignano e, probabilmente, di una Andrea, [...] verticale centrale. L'ornamentazione si espande sottile, lineare e libera, coprendo ogni superficie, rompendo i confini luce, rendendo trasparenti le ombre. Vasari restò meravigliato della varietà di materiali che lo scalpello di D. riusciva a ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] principale, che però viene sviluppato in modo nient'affatto lineare: il testo si presenta come una selva di ipotesi con una fitta serie di libri, in cui, pur nella varietà delle soluzioni adottate, non si registrano sostanziali cambiamenti di poetica: ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] Torquato Tasso ; ecc.), riproposta in una versione più lineare e moderna. L’analisi complessiva della sintassi del , Milano, Mondadori, 3 voll.
Leopardi, Giacomo (1998), La varietà delle lingue. Pensieri sul linguaggio, lo stile e la cultura italiana ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] pieni, continui: privi, cioè, della libera cadenza lineare tipica di Filippino o di Botticelli, e anche di nella chiesa di S. Romano), dove il movimento e la varietà dei personaggi trovano una libera, sciolta, eppure ordinatissima, presentazione. ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] sempre assai diverso e personale, orientato verso una sottigliezza lineare, che probabilmente si rafforzò nell'ambiente veneziano, ancora critica recente, spiegabili in gran parte con la varietà di suggestioni che l'opera di A. presenta, ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...