ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Pier Luigi Piccari
(App. IV, II, p. 677)
Tradizionalmente i temi dell'o.i., nell'accezione anglosassone del termine industrial organization, si possono riferire al campo degli [...] esterno, in quanto una chiave di lettura della varietà delle forme d'impresa discende proprio dalla gamma delle nello stesso mercato lo stesso prodotto/servizio, con gradi di differenziazione e di rivalità che dipendono dalle strategie di mercato di ...
Leggi Tutto
TENSORIALE, ALGEBRA e ANALISI
Dionigi Galletto
Il calcolo t., sinonimo di calcolo differenziale assoluto (v. differenziale assoluto, calcolo, XII, p. 796; tensore, XXXIII, p. 497), i cui fondamenti [...] con OT e O-1 rispettivamente trasposta e inversa di O.
Analisi tensoriale. - Vettori e tensori su una varietàdifferenziabile. - Sia Vn una varietàdifferenziabile (v. diff.) (v. varietà, App. III, 11, p. 1069) di dimensione n e classe Cr (o C∞ o Cw ...
Leggi Tutto
PROTOZOI (lat. scient. Protozoa Goldfuss, 1820; fr. Protozoaires; ted. Protozoen, Urthiere Oken, 1805; ingl. Protozoa)
Pasquale Pasquini
Denominazione introdotta dal Goldfuss, ma usata nel 1845, in senso [...] mantenimento della vita del protozoo. Si distinguono, nella grande varietà di nuclei dei Protozoi, un tipo di nucleo massiccio attraverso le pareti del corpo, che risulta privo di differenziamenti per la presa e l'introduzione di quelli. Dal ...
Leggi Tutto
MICHE (dal lat. mico "splendo"; ted. Glimmer)
Ettore Onorato
Sotto questa voce si comprende un gruppo di minerali aventi in comune una sfaldatura tanto facile e perfetta che, per piccoli sforzi, comunque [...] in generale da una miscela dei due reticoli principali
nel rapporto 1:1 fino a 2:1, con le varietà anomite e meroxeno, differenziabili tra loro soltanto per via ottica (vedasi in seguito). La flogopite, analoga alla biotite, ma priva o quasi di ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Chimica macroscopica e chimica microscopica
Ferdinando Abbri
Frederic L. Holmes
Antonio Di Meo
Marco Beretta
Chimica macroscopica e chimica [...] stahliana dell'affinità ben presto si intrecciò in maniera molto differenziata con una diversa tradizione di ricerca che proprio agli inizi un modello estremamente fecondo per spiegare la varietà dei modi di aggregazione e repulsione di differenti ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] di Donaldson. Il matematico inglese Simon K. Donaldson introduce nuovi invarianti per varietà di dimensione 4, capaci di distinguere strutture differenziabili su varietà omeomorfe. Si tratta di polinomi con coefficienti nel secondo anello di omologia ...
Leggi Tutto
La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] Lo sguardo retrospettivo che, pur nella varietà delle soluzioni formali, caratterizza molte manifestazioni Sam 18,9-15). Dal punto di vista stilistico queste scene si differenziano dalla maggior parte delle pitture delle catacombe, che di norma (in ...
Leggi Tutto
Raffaella De Matteis
Abstract
Viene esaminata la sequenza preliminare-definitivo (di vendita) che nell’ambito degli acquisti immobiliari rappresenta la forma giuridica normalmente impiegata dagli stipulanti [...] obbligo a trasferire. Il profilo unitario, nella varietà degli accordi che obbligano a contrarre, si coglie una “situazione di crisi” del promittente venditore pur differenziandosi per una differente estensione dei rispettivi ambiti di operatività: ...
Leggi Tutto
Geometria: nuovi orizzonti
Luca Migliorini
I tempi della matematica sono più lunghi di quelli di altre scienze. Per la natura stessa, semplice e fondamentale, degli oggetti studiati (i numeri e le figure [...] carta, e gli corrisponderanno coordinate diverse, legate tra loro da corrispondenze, dette cambi di coordinate. Si parla di varietàdifferenziabile se le funzioni che definiscono i cambi di coordinate sono dotate di derivate di ogni ordine, mentre si ...
Leggi Tutto
Governo
Giovanni Bognetti
I termini 'esecutivo' e 'governo' nel linguaggio della scienza giuridica e politologica
Il termine 'governo' è attualmente adoperato dalla dottrina giuridico-costituzionalistica [...] si veste nei diversi ordinamenti di forme istituzionali particolari, differenziabili tra loro per tipi (le distinte, note ' e continuo di nuova normazione. La quale, per la sua varietà e mole, non può più passare tutta attraverso atti del legislativo ...
Leggi Tutto
varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...