Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] e la loro frequente sovrapposizione, si possono spiegare con la constatazione che, data una certa varietàdiatopica, e azzerata quindi tale dimensione, esistono nella fenomenologia della variazione tre insiemi diversi di tratti sociolinguisticamente ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] (1977), La fattura, Rieti, Il Velino.
Cerruti, Massimo (2009), Strutture dell’italiano regionale. Morfosintassi di una varietàdiatopica in prospettiva sociolinguistica, Frank-furt am Main, Peter Lang.
Cini, Monica (2008), Gli italiani regionali: una ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] ’interno delle altre dimensioni di variazione, secondo l’ordine diatopia - diastratia - diafasia: ogni parlante di italiano parla una varietàdiatopica di italiano nella forma della varietà diastratica della sua fascia sociale di appartenenza, e all ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] tempo (per es., l’italiano contemporaneo, l’italiano delle origini, l’italiano del Seicento);
(b) varietàdiatopiche o geografiche (➔ variazione diatopica), differenziate in base ai luoghi in cui sono parlate (per es., dialetto di città, dialetto di ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] da cui la si guarda, che induce a cogliere come coeve manifestazioni linguistiche distribuite in ravvicinata diacronia o conviventi in varietàdiatopicamente diverse, anche se contigue. Per es., dalla fine del XIII secolo in poi la prima persona del ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] . L’Italia è infatti un paese in cui sono tutt’oggi parlati, oltre alla lingua nazionale nelle sue ➔ varietàdiatopiche, diastratiche e diafasiche, una buona trentina di idiomi riconoscibilmente diversi: più di una quindicina di dialetti italoromanzi ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] è il nostro italiano. Non si dimentichi che «per i parlanti sembra più facile distinguere varietà diafasiche di una stessa lingua piuttosto che varietàdiatopiche» (Cardinaletti & Munaro 2009: 8).
Gli usi letterari possibili nel nostro tempo sono ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] deve senz’altro ammettere il ricorso dei dialettofoni a questa varietà, appresa nei pochi anni in cui si è frequentata bacio; posso dirci una cosa?), che sembra marcato in diatopia come settentrionale o meridionale; al centro si generalizza piuttosto ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] Firenze» (Galli de’ Paratesi 1984: 60), cioè una varietà scritta, un registro letterario con influenze latineggianti e di altri propri standard regionali, cioè varietà di italiano che, pur essendo diatopicamente marcati, sono comunemente usate ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] e ➔ linguaggi settoriali) e la ➔ variazione diatopica interagiscono sempre con la variazione diamesica. Molti i tratti non sono esclusivi, ma preferenziali, di una data varietà: il parlato canonico (con cui s’intende quello dialogico spontaneo ...
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