Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] gli altri dialetti galloitalici – a parte il ligure – il torinese e tutte le varietà piemontesi sono caratterizzati da una struttura sillabica molto più complessa rispetto all’italiano, dovuta alla caduta, nell’evoluzione a partire dal latino, di ...
Leggi Tutto
I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] si appare in luogo del pronome di prima persona plurale noi in diverse varietà toscane (➔ toscani, dialetti), in cui si va vale «(noi) andiamo» ‘pesante’, cioè lungo e dalla struttura sintattica complessa (41), se in posizione iniziale compare un ...
Leggi Tutto
Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] si registrano fenomeni di semplificazione. Nel sistema verbale, per es., nelle varietà meno sorvegliate e nel parlato in generale, riscontriamo una riduzione complessiva delle forme del paradigma verbale.
Un primo fenomeno riguarda la già citata ...
Leggi Tutto
Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] Bianchi, a lei la parola
(c) nei casi più complessi si possono trovare sequenze di aggettivi possessivi di prima persona seguiti terra (Quasimodo, “Giorno dopo giorno”, vv. 2-3)
Nella varietà di italiano parlata a Roma, invece (D’Achille 1995; ➔ Roma ...
Leggi Tutto
La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] analogo solo in un’area del Nord-Ovest, che conosce varietà di transizione ligure-piemontese in cui si incuneano profondamente antichi lucani. In Sicilia la situazione appare assai più complessa e articolata, anche a causa della maggior diffusione ...
Leggi Tutto
Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] ancora fino a qualche decennio fa, e lo sono tuttora in varietà regionali o locali di italiano:
(15) Cugino, quando pagate quella in (29), al posto della quale si userà invece la forma complessa in (30):
(28) salve, signora
(29) salve, signore
(30 ...
Leggi Tutto
Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] decolorare rispetto a colorare, disarmare rispetto ad armare).
Più complessa la situazione del prefisso s-, per il quale in delle basi nominali determinano una maggiore varietà di significati rispetto ai verbi parasintetici deaggettivali ...
Leggi Tutto
La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi del cinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] tendenza del doppiaggio alla standardizzazione e all’attenuazione delle varietà (➔ cinema e lingua).
Al doppiaggio in italiano formale mediante un lessico meno generico e una sintassi più complessa dell’originale; l’eliminazione dei termini e delle ...
Leggi Tutto
Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] alla semplicità ricercata di quegli anni, sensibile alle varietà di un’Italia ancora plurale, e cioè Hemingway geometrica nitidezza delle immagini.
Una fase dalla sintassi più complessa, con ripresa di elementi della frase a gradienti e ripetizione ...
Leggi Tutto
S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] fonetico e fonologico, ad es. nella descrizione di varietà dialettali o substandard, nell’analisi di tratti sociofonetici, quanto dettagliata, rimane pur sempre un’astrazione della complessa realtà fonica dei nostri messaggi verbali.
La trascrizione ...
Leggi Tutto
complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...