CAMBINI, Giuseppe Maria (Giovanni Giuseppe, Giangiuseppe)
Raoul Meloncelli
Nacque a Livorno il 13 febbraio 1746(secondo quanto attesta il Fétis, 1873), ma fino a questo momento nessun documento ha potuto [...] con risultati interessanti sia per la mole sia per la varietà dei lavori prodotti; tuttavia le tristi condizioni economiche in cui condotta delle parti strumentali e una sapiente e complessa struttura armonica, non riuscì mai a raggiungere accenti ...
Leggi Tutto
GEROLA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
, Nacque il 2 apr. 1877 ad Arsiero (Vicenza), da Domenico e da Augusta Cofler, in una famiglia di tradizioni risorgimentali di Rovereto. Nella cittadina della Val [...] . Il G. poté mettere a frutto, oltre alle varietà delle competenze acquisite, anche una straordinaria energia e una inventari di "beni culturali" trentini in vista di un complessivo riordino del patrimonio culturale della sua regione d'origine, al ...
Leggi Tutto
GIULIANI, Giulio Cesare
Gloria Raimondi
Nacque a Viterbo nel 1882 da Tommaso e da Annunziata Proietti Palotta.
Conseguito il diploma di chimico e farmacista presso l'Università di Roma, dove si era [...] molto vicini a quelli della pittura. Un esempio di tale varietà tecnica è rappresentato dall'opera Diana (Roma, Studio vetrate d a Roma (1940), eseguito su cartone di Cambellotti. La complessa decorazione, accanto a episodi della vita di s. Barbara, ...
Leggi Tutto
MAJOCCHI, Domenico
Stefano Arieti
Nacque il 5 ag. 1849 a Roccalvecce, presso Viterbo, da Pietro, medico condotto del luogo, e da Virginia Tomasetti. Dopo aver studiato nel seminario di Civita di Bagnoregio, [...] , era del tutto inadeguato a inquadrare la complessa patologia cutanea, ove non fosse correlato con mediche, s. 9, IV [1916], pp. 465-479; Sopra alcune varietà delle due impronte ocellate congenite del prepuzio con ipospadia balanica. Memoria II, in ...
Leggi Tutto
LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] altro: e quanto è più vivo il contrasto, e più complessa la situazione, e più remota la possibilità di conciliar le propria difesa dell'individualismo e del pluralismo morale. La varietà e la diversità dei caratteri e degli ideali richiedono la ...
Leggi Tutto
ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] 1652), che è la riduzione in tre atti della rappresentazione del 1617. La quale è tecnicamente più complessa dell'Adamo, ha una maggiore varietà metrica e una più sontuosa scenografia, trattando i primi tre atti della vita lussuriosa della peccatrice ...
Leggi Tutto
DE DOMINICI, Raimondo
Ferdinando Bologna
Nacque a Malta nel 1645 da genitori maltesi dei quali non ci è pervenuto il nome.
La data di nascita di questo pittore, musico e collezionista si ricava dal [...] Sempre fra quelle ricordate da Bernardo in tale luogo, la più complessa e singolare, anche per il raro procedimento tecnico, dové essere uno stato di cose (rapporti con artisti e viaggi, varietà di esperienze, raccolta di opere e documenti di " ...
Leggi Tutto
MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] M., integrandola nella realtà.
Dopo una parentesi di regia di un varietà (Sentimentale, 1960), girò ancora uno sceneggiato Il caso Mauritius (1961, maltrattamenti e le sventure, ma ancor più la complessa psicologia di David, la sua natura di eroe ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Rovigo il 6 sett. 1547 dal nobile rodigino Sebastiano, notaio, cancelliere del vescovato di Adria e dell'Inquisizione, provveditore alle vettovaglie e alla sanità [...] sulla base di quattordici "materie", la complessa e folta vegetazione della legislazione veneta.
Non "linguaggio dei gesti", in La Critica, XXIX (1931), pp. 224 s., e in Varietà di storia letteraria e civile, s. 1, Bari 1935, pp. 273-275; G. Benzoni ...
Leggi Tutto
FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] due evidenti modelli stilistici: Dante e Boccaccio. Nella grande varietà dei soggetti - amorosi, storici, satirici, morali - si gioco delle variazioni, per il primo il processo è più complesso e va collocato all'interno della fortuna del poeta toscano ...
Leggi Tutto
complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...