STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] vasta e varia perché se ne possa avere un'impressione complessiva, che non sia sommaria o unilaterale. Forse, la Chabod e la sua scuola di avvicinarsi, sia nella varietà della sperimentazione, sia più specificamente in nuovi interessi economicosociali ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] da un potere che, per questo fine, si appoggia alla complessa macchina degli apparati ideologici e repressivi di Stato. Non sono controversie infruttuose, di cui è un sintomo la varietà di significanti adottati. A partire dai tardi anni Cinquanta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] ai moduli ideologici e politici del Terzo Reich e di Adolf Hitler.
Nel complesso, è difficile sistemare la cultura italiana del ventennio fascista nella casella fascismo. La varietà di voci in seno allo stesso regime era tanto forte da indurre molti ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] argomenti alle correnti riformatrici. Una notevole varietà di espressioni caratterizza innanzi tutto la Chiesa di una produzione capace di soddisfare il loro fabbisogno. Tale complesso diritto-dovere, peraltro, non sempre era riconosciuto a una ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] diritto ecclesiastico, il Registrum epistolarum testimonia una varietà di casi, nei quali non è facile G. dai tempi di Costantinopoli ("mi fu accanto per lungo tempo"), è questione complessa, come rivela la lettera di G. dell'aprile 593 (ibid., nr. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] civiltà italiana», che rendano conto di come «in tanta varietà di fortuna» si sia mantenuta «inalterabile una stessa le basi scientifiche della storia risorgimentale, avevano percorsi più complessi alle spalle: erano per lo più studiosi di storia ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] dal punto di vista della mera redditività dell'economia nel suo complesso. Il fatto che, più di sessant'anni dopo la Rivoluzione dottrina generale' storna lo sguardo dalla concretezza e varietà delle situazioni storiche. La dogmatica immobilità, che ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] osservato, con questo termine si può definire una realtà più complessa, articolata in un insieme di insediamenti fra loro complementari.
dell’area siro-palestinese; 3) la ricchezza e la varietà della ceramica fenicia rinvenuta è tale da non potersi ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] che se ne possa cogliere la diversa valenza nell'ordito complessivo. Pur con tali limiti, bisogna però dire che da mestieri, sull'ambiente, sul commercio, sull'agricoltura e su una varietà di reati.
L'opera si chiude con un epilogo magniloquente in ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] e lo sviluppo del potere regio e della fisionomia istituzionale complessiva del Regno. Si trattava, da un lato, di affermare il principio della sovranità regia rispetto alla grande varietà di accordi e regimi particolari con cui le varie forze ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...